Rogo alla Città della Scienza, De Magistris: “Mano criminale”

Luigi De Magistris (getty Images)

Dietro il rogo avvenuto alla Città della Scienza di Bagnoli, nell’hinterland napoletano, ci sarebbe la criminalità organizzata. Ad affermarlo, su Twitter, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e lo scrittore Roberto Saviano.

Scrive De Magistris: “Mi sembra che dietro le fiamme ci sia una mano criminale. Ora dobbiamo affidarci completamente alla magistratura per indagini il più approfondite possibili”. Aggiunge ancora il sindaco: “Oggi migliaia di ragazzi e bambini di Napoli si sono svegliati piangendo per la distruzione di Città della Scienza. Napoli è sotto attacco!”.

Meno esplicito sulla matrice criminale Saviano, che scrive: “Sembra che a Napoli nulla sia destinato a sopravvivere. Dolo o incidente? Da sempre i clan vorrebbero edificare a Bagnoli: le fiamme a Città della scienza sono il fallimento di una Napoli diversa. Mi sento di cenere. Ossa di cenere, pensieri di cenere, cuore di cenere. Come Napoli, che oggi è di cenere”.

In una nota, il segretario della Cgil, Susanna Camusso, fa un appello per l’intervento immediato delle istituzioni: “Governo e Regione hanno il dovere di intervenire subito e devono assumersi l’impegno di far ripartire il sito il prima possibile dando certezza degli investimenti necessari, della celerità degli interventi e devono garantire continuità per le lavoratrici e i lavoratori. Le immagini dei lavoratori in lacrime davanti al rogo della Città della scienza testimoniano quanto il mondo del lavoro sia colpito dalla distruzione di un simbolo positivo di innovazione, riqualificazione e riscatto in un’area, quella di Bagnoli, che aveva vissuto la dismissione dell’Ilva ma aveva ritrovato proprio nella Città della Scienza il primo segno di uno sviluppo possibile e di attrattività internazionale”.

Un appello per un intervento immediato è stato fatto anche dal fisico Luciano Maiani, secondo il quale la Città della Scienza è stata “il simbolo della volontà del Mezzogiorno di partecipare allo sviluppo industriale, soprattutto in questo momento di grave crisi”.

 

Redazione online