
“Quando il pdmenoelle chiama, l’intellettuale risponde”, così il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, su Facebook, risponde all’appello lanciato da alcuni esponenti della società civile sul sito di Repubblica, affinché si realizzi un accordo tra centrosinistra e parlamentari del movimento guidato dal comico genovese.
Grillo rimanda poi a un post sul proprio blog, in cui cita Giorgio Gaber e scrive: “La funzione principale degli intellettuali è quella di lanciare appelli. L’appello e l’intellettuale sono imprescindibili. Cosa sarebbe infatti un appello senza una lista di intellettuali che fanno a gara per essere primi firmatari? L’intellettuale italiano è in prevalenza di sinistra, dotato di buoni sentimenti e con una lungimiranza politica postdatata”.
Conclude Grillo: “L’intellettuale non è mai sfiorato dal dubbio, sorretto com’è da un intelletto fuori misura per i comuni mortali. Se si schiera lo fa per motivi etici, morali, umanistici su indicazione del partito”.
Nel testo dell’appello contestato dal leader del Movimento 5 Stelle, i cui primi firmatari sono Remo Bodei, Roberta De Monticelli, Tomaso Montanari, Antonio Padoa-Schioppa, Salvatore Settis e Barbara Spinelli, si legge: “Una grande occasione si apre, con la vostra vittoria alle elezioni, di cambiare dalle fondamenta il sistema politico in Italia e anche in Europa. Ma si apre ora, qui e subito. E si apre in questa democrazia, dove è sperabile che nessuna formazione raggiunga, da sola, il 100 per cento dei voti. Nessuno di noi può avere la certezza che l’occasione si ripresenti nel futuro. Non potete aspettare di divenire ancora più forti (magari un partito-movimento unico) di quel che già siete, perché gli italiani che vi hanno votato vi hanno anche chiamato: esigono alcuni risultati molto concreti, nell’immediato, che concernano lo Stato di diritto e l’economia e l’Europa”.
Redazione online