Ancora un crollo sulla Riviera di Chiaia, il quartiere di Napoli adiacente a Posillipo, Fuorigrotta e Vomero e facente parte della prima municipalità della metropoli. A farne le spese, anche stavolta, una cinquantina di famiglie, forzatamente costrette a sgomberare.
L’ispezione dei consulenti della Procura è stata affidata ai professori Nicola Augenti e Paolo Grazioso, nominati dai pm Fabrizia Pavani e Giovanni Corona. Saranno loro a doversi far carico della messa in sicurezza della zona, anche se è molto probabile che gran parte degli edifici lesionati negli ultimi tempi verranno abbattuti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, Fabio Chiosi, presidente della prima Municipalità, ha annunciato “l’insediamento, la prossima settimana, di una commissione tecnica istituzionale per studiare le cause che hanno portato al crollo e per elaborare un piano d’interventi per il sottosuolo”. Ha aggiunto Chiosi: “Sarà un lavoro svolto gratuitamente. I risultati saranno pubblici, come pure le assemblee con la cittadinanza”.
A Chiosi si aggiunge la voce del consigliere Addattilo; i due hanno infatti affermato: “Temiamo che venga meno l’ospitalità negli alberghi. Attendiamo gli accertamenti della Procura per avere un quadro della situazione, ma nel frattempo bisogna garantire da subito agli sfollati una vita normale, tetto, cibo e possibilità, pur nel disagio, di riprendere le proprie attività”.
Infine, mentre il sindaco Luigi De Magistris prova a rassicurare gli abitanti del quartiere, il Comitato Sfollati, attraverso l’avvocato Angelo Pisani, ha comunicato di aver presentato un esposto: “Vanno accertate responsabilità e omissioni, era nota da mesi anche al Comune la situazione. Tanto che aveva decretato la chiusura di alcuni negozi. Ma reclamiamo anche un’unità di crisi e la sospensione dei pagamenti delle utenze per gli sfollati. E a de Magistris suggerisco di pensare ad anziani, disabili e bambini rimasti senza un tetto e non solo all’immagine con le iniziative per la Città della Scienza”.
Redazione online