
Beppe Grillo è stato irremovibile come qualche ora prima il suo collega Gianroberto Casaleggio, ed ha fatto sapere che, a suo parere, i grillini non dovranno votare alcun tipo di fiducia ad un eventuale governo del Pd. Il messaggio, chiaro è diretto, è giunto via Twitter mentre a Roma si stava svolgendo la riunione dei neoparlamentari eletti con il Movimento 5 Stelle.
Il comico genovese non ha preso parte all’incontro, svoltosi in un albergo del quartiere Eur della capitale, ma ha voluto lo stesso essere al centro dell’attenzione con il lancio di un tweet che dice: “Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l’Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica”.
L’assemblea grillina di Roma ha votato la linea da seguire e, secondo quanto annunciato dal capogruppo al Senato, Vito Crimi, la proposta che verrà fatta al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sarà quella di un esecutivo a guida Movimento 5 Stelle. “Se Napolitano accetta un governo 5 stelle deve accettare 20 punti di programma non un nome. Prima viene il programma, poi il nome”, ha poi aggiunto Crimi.
Nel corso della stessa assemblea i neoeletti del gruppo di Grillo hanno votato contro la proposta di un marcia verso il Parlamento in occasione dell’insediamento. L’idea di un componente romano del gruppo dei neoparlamentari, Di Battista, prevedeva una sorta di “passeggiata”, così è stata rinominata, da Piazza del Popolo fino a Palazzo Madama, ma è stata accantonata perché l’immagine della marcia verso i palazzi del potere richiama inevitabilmente alla mente la marcia su Roma delle camicie nere che inaugurò il ventennio mussoliniano.
Redazione online