In vista delle consultazioni che saranno avviate da Giorgio Napolitao a partire dal prossimo 19 marzo, Beppe Grillo e i suoi neoeletti del Movimeto 5 Stelle hanno alzato il tiro nella discussione politica e, dopo aver affermato a gran voce che non daranno alcun tipo di fiducia a un governo presieduto dal Partito Democratico, ora rinunciano ai rimborsi elettorali chiedendo a Bersani di seguirli sulla stessa via.
L’annuncio è stato dato, come di consueto, sul portale web del comico genovese. “Il Movimento 5 Stelle – scrive Grillo – rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà nè i rimborsi per le spese elettorali, nè i contributi per l’attività politica. Si tratta di 42.782.512,50 di euro che appartengono ai cittadini, anche in virtù di un referendum”, scrive Grillo sul suo sito.
Grillo ha poi continuato invitando il leader del Pd a fare altrettanto: “Il mio auspicio è che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante. Non è necessaria una legge, è sufficiente che Bersani dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma. Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto”.
Redazione online