Si accende la polemica politica dopo l’improvvisa e inaspettata decisione di ieri del governo Monti di far tornare in India i marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala mentre prestavano servizio anti-pirateria sulla petroliera italiana Enrica Lexie. Lo scorso 11 marzo la Farnesina aveva annunciato che i due militari italiani non avrebbero fatto ritorno in India, al termine della licenza elettorale concessa loro dalla Corte Suprema di Nuova Delhi. Ieri, invece, l’improvviso dietrofront del nostro governo, motivato da alcune garanzie ottenute dalle autorità indiane sul trattamento di riguardo che sarà riservato ai marò italiani. Nuova Delhi ha inoltre promesso all’Italia di non infliggere a Latorre e Girone la pena di morte nel caso venga pronunciata una sentenza di colpevolezza.
Oggi, sul caso è intervenuto, tra gli altri, l’ex ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta (Pdl), che alla trasmissione Radio Anch’io ha dichiarato: “Mi vergogno per come il governo Monti ha gestito la vicenda dei nostri marò in India. Stiamo tornando alla vecchia italietta“.
Redazione
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