“Diciamo le cose come stanno: il programma di politica economica del Pdl e del Pd e’ assolutamente sovrapponibile”, queste le parole del neoeletto capogruppo alla Camera del Popolo delle Libertà, Renato Brunetta, rilasciate con un’intervista alla Stampa. Non vede opposizioni l’ex ministro del governo Berlusconi ad un governo cosiddetto di larghe intese che metta assieme i due principali poli italiani e critica duramente il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, per la sua ostinazione a non proporre un’alleanza con il Pdl.
Se invece di inseguire i “cultori della decrescita felice”, così Brunetta ha definito il M5s, Bersani si decidesse a fare un accordo vedrebbe che le divergenze non sono poi tante, soprattutto sotto il profilo economico. Questo il pensieri del capogruppo.
Riferendosi a Stefano Fassina, il responsabile del comparto economia per il Pd, che ieri si era scagliato con chiunque all’interno del partito avessero appoggiato un’alleanza post-elettorale con Silvio Berluscioni.”Io e Fassina sulle questioni economiche la pensiamo allo stesso modo”, ha detto Brunetta alla testata torinese.
Oggi Bersani, depositario della responsabilità di organizzare un nuovo governo, continuerà con le sue consultazioni.
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