
E’ giallo su Roman Abramovich: secondo indiscrezioni lanciate dalla stampa russa, il patron del Chelsea sarebbe stato arrestato a New York dall’Fbi. L’agenzia finanziaria Rbk, tramite sito internet, è stata la prima ad aver lanciato la notizia del presunto arresto, le cui cause sarebbero riconducibili alla morte di Boris Berezovzky, il miliardario russo ed ex socio di Abramovich scomparso lo scorso sabato per circostanze non ancora note. Secondo il corrispondente negli Usa del quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, invece, il presunto arresto del magnate russo riguarderebbe il riciclaggio di denaro.
Le continue conferme e smentite, tuttavia, non consentono di poter far piena luce sulla vicenda. Alexander Dovrovinsky, avvocato di Boris Berezovsky, ha dato conferma dell’arresto asserendo, però, che il motivo del fermo non riguarderebbe la morte dell’ex socio in quanto “Abramovich non aveva alcun motivo di fare qualche carognata a Berezovsky”, ha detto alla radio Bfm. Per quanto riguarda le smentite, è arrivata quella di John Mann, agente e portavoce di Abramovich: “Non è stato fermato né detenuto, dall’Fbi o da nessun altro”. Nel frattempo, sono arrivate smentite anche dai portavoce del Chelsea e da Paul Bresson, portavoce dell’Fbi, il quale ha dichiarato “Quello che possiamo dire è che non è stato arrestato e non è detenuto da parte nostra”.
Le voci sul suo presunto arresto hanno fatto crollare i titoli in borsa della sua impresa Evraz, le cui azioni a Londra hanno avuto un calo del 6% in pochi minuti, poi riparato soltanto per metà.
Redazione Online