Sembra potersi schiarire la coltre di mistero intorno all’omicidio avvenuto a Perugia nella notte fra lunedì e martedì, in cui un operaio di 24 anni, Alessandro Polizzi, è stato ucciso a colpi di pistola e la sua fidanzata, Julia Tosti, di 20, è rimasta ferita a una mano. Due persone, infatti, Valerio Menenti e suo padre Roberto sono stati iscritti nelle scorse ore nel registro degli indagati.
Il primo è l’ex fidanzato di Julia Tosti, che era stato picchiato dal Polizzi venerdì scorso davanti a una discoteca; per entrambi l’ipotesi di reato è di omicidio e tentato omicidio ma potrebbe comunque trattarsi di un atto dovuto in vista dell’esame autoptico. Ha raccontato il padre della ragazza coinvolta nella vicenda, Massimo: “L’ha picchiato perché Valerio aveva dato una sberla a mia figlia, la loro storia, durata 6-7 mesi, era finita proprio perché lui era violento”.
Nella lite si era intromesso anche Roberto Menenti, padre di Valerio. Entrambi sono stati sottoposti all’esame dello Stub, per verificare la presenza di eventuale polvere da sparo sugli abiti. Ma la moglie e madre dei due indagati minimizza: “Esami di rito, la polizia sta solo facendo il suo lavoro. E poi non è vero che mio figlio perseguitava Julia. Anzi, era lei la gelosa, non lui. Ed è stato Alessandro a picchiare mio figlio, tre volte: tant’è vero che Valerio ha sporto due denunce”.
Julia Tosti, appena dimessa dal carcere, si è limitata a dirsi “sconvolta per l’accaduto”. L’avvocato della famiglia Tosti, Luca Maori, ha detto: “Julia è particolarmente scossa e per questo ha deciso che non rilascerà più alcuna dichiarazione. Julia sta fisicamente bene ma è psicologicamente distrutta. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti perché il caso venga risolto al più presto. Apprezziamo particolarmente il riserbo assoluto nel quale stanno lavorando”.
Redazione online