
I casi di influenza aviaria in Cina sono saliti a 21, mentre i decessi restano fermi a sei. Nonostante l’elevato numero di contagi del virus H7N9 (così è classificato il virus dell’influenza aviaria), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha assicurato sul fatto che non ci sono prove di una trasmissione tra esseri umani. “Anche se noi ignoriamo l’origine dell’infezione, per ora non ci sono prove” di una trasmissione da uomo a uomo del ceppo H7N9 dell’influenza aviaria, ha dichiarato Michael O’Leary, rappresentante dell’Oms in Cina.
Il virus dell’aviaria ha colpito particolarmente la zona di Shangai, dove si sono registrati dieci casi, di cui quattro mortali, e la provincia dello Zhejiang, dove ci sono state contagiate tre persone e due di queste sono decedute.
L’ultimo caso di influenza aviaria in Cina riguarda un uomo di 55 anni residente nella provincia dell’Anhui. L’uomo lavorava in un mercato di pollame. Le autorità hanno precisato che nessuna delle persone che sono entrate in contatto con lui ha contratto il virus H7N9. Oltre ai casi di Shanghai e dello Zhejiang, sono sei i casi nella provincia del Jiangsu e due nell’Anhui. Tutte province della Cina orientale.
Un esperto del ministero dell’agricoltura cinese ritiene che il nuovo virus dell’aviaria potrebbe essere stato portato in Cina da alcuni uccelli migratori. Il virus H7N9 è stato rilevato nei mercati di pollame, ma non negli allevamenti di polli, così come non è stato trovato in altri animali.
Redazione
Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan