Berlusconi infiamma Bari: governo forte o voto a giugno con me candidato premier

Silvio Berlusconi (getty images)

Silvio Berlusconi a Bari è stato accolto da una numerosa folla di sostenitori, 150 mila persone, secondo gli organizzatori. Sulle note dell’inno nazionale l’ex premier è salito sul palco accolto dagli applausi e dalle grida di incitamento degli intervenuti. Il Cavaliere, in gran spolvero e con il consueto sorriso, ha salutato il pubblico e ha subito attaccato il suo discorso affermando la necessità di un governo forte per il Paese o, qualora ciò non fosse possibile, il ritorno alle urne subito. “O c’è subito un governo forte e stabile per l’Italia oppure è meglio ridare la parola agli italiani votando a giugno”, ha detto il Cavaliere tra l’esultanza della folla. Non solo, Berlusconi ha anche annunciato che qualora si torni a votare sarà lui “il candidato presidente del Consiglio” del centrodestra (alle ultime elezioni si era presentato solo come leader ma non candidato premier). Sulla sua eventuale candidatura a guidare di nuovo il Paese, Berlusconi ha detto: “E’ una responsabilità grave e direi anche dolorosa alla quale sento di non potermi sottrarre“. “Questo di Bari potrebbe essere il primo comizio della nostra campagna elettorale”, ha annunciato.

“A Bersani voglio dire una volta per tutte: capiamoci. O accettate di dialogare con noi, di scegliere con noi il capo dello Stato e di formare con noi il nuovo governo – ha detto l’ex premier – o per l’interesse del Paese e per la gravità della situazione si deve tornare subito al voto a giugno senza perdite di tempo che ci porterebbero all’autunno o addirittura alla primavera del 2014. Le imprese e le famiglie non possono aspettare“, ha ammonito. “Se ci sarà un’intesa rispettosa di tutti che dia respiro a famiglie e imprese, che spazzi via l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica e giudiziaria allora noi ci saremo nel superiore interesse del Paese”, ha aggiunto Berlusconi. “Se qualcuno spera di poterci ingannare, di poterci coinvolgere in un governicchio, questo qualcuno si sbaglia di grosso“, ha sottolineato.

L’ex premier comunque, pur aprendo al dialogo con il Pd su Quirinale e nuovo governo, ha mostrato di non gradire Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica. Scherzando con la folla, ha detto: “Impazzireste di gioia se il nostro futuro Capo dello Stato fosse… fosse… fosse… Romano Prodi!”. Ai buu della folla, Berlusconi ha risposto ridendo: “Peccato, era il mio candidato preferito!”. E subito ha aggiunto: “Con Prodi presidente ci toccherebbe andare tutti all’estero”.

Durante il suo comizio, il Cavaliere ha anche tirato fuori i suoi cavalli di battaglia, come gli attacchi alla magistratura politicizzata, da cui sarebbe perseguitato, e alla sinistra, che per lui è rimasta sovietica e comunista. Berlusconi non ha mancato poi di rimarcare la sua strenua posizione di lotta nei confronti delle tasse che strangolano i cittadini, su tutte l’odiatissima Imu.

Durissimo l’attacco di Berlusconi agli esponenti del Movimento 5 Stelle, definiti “improponibili turisti della democrazia, telecomandati da Beppe Grillo”. Sono “una banda di dilettanti allo sbaraglio – ha rincarato la dose -. Fanno venire i brividi a guardarli, a sentirli, a incontrarli in Parlamento e credo facciano la stessa impressione a chi li ha votati per pura protesta senza conoscerli e si è pentito”.

“I sondaggi ci danno al 34%, con 4 punti di vantaggio sui nostri avversari: potremmo vincere anche alla Camera se si andasse alle elezioni”, ha proclamato entusiasta il Cavaliere. Prima di salutare la folla di sostenitori, Berlusconi ha detto loro: “Vi voglio bene e mi auguro che continuiate a volermi bene anche voi”. Quindi ha gridato: “Viva la libertà, viva l’Italia, viva Forza Italia e il popolo della libertà!” e il comizio si è chiuso sulle note della canzone “Meno male che Silvio c’è”.

Redazione

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