
“Rimango convinta che il nemico principale della libertà sia la mancanza di lavoro” che può creare “le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario genere”. Queste le parole del presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale ha parlato ad Arcevia nel 69/o anniversario dell’eccidio nazista di Monte S.Angelo.
Ricordando il sacrificio di 70 partigiani e civili nel maggio del 1944 Boldrini ha spiegato: “Quando la crisi sociale produce disoccupazione e quest’ultima disperazione si creano le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario segno”. “Accadde così con il fascismo, che fece leva sulla disoccupazione di massa successiva alla Prima guerra mondiale. Accadde così con il nazismo, risposta totalitaria alla grande crisi del ’29. Sta accadendo ora, in diverse parti d’Europa, con l’insorgenza di movimenti neo-nazisti e xenofobi”. “Per questo il lavoro è la priorità assoluta. Per una esigenza di giustizia sociale, certo, ma anche per difendere e rafforzare la democrazia”, ha spiegato il presidente della Camera.
“Democrazia e lavoro sono un binomio inscindibile”. “A Varese c’é stato un raduno pubblico – ha continuato – per festeggiare il compleanno di Adolf Hitler e non ho sentito proteste. In un comune del Lazio è stato eretto un monumento al maresciallo Graziani. Lo ha deciso l’amministrazione comunale. Si è troppo abbassata la guardia!”. “Non sono episodi di folclore. Sono fatti gravi e pericolosi che non debbono accadere, perché mirano a colpire la nostra democrazia”.
“La libertà ha ancora oggi i suoi nemici. Nonostante il divieto esplicito della Costituzione a ricostituire il partito fascista e nonostante la legge condanni l’apologia del ventennio, agiscono ancora, e non sempre nell’ombra, gruppi che si richiamano al fascismo e al nazismo”.
Redazione online