
Mentre non molto lontano si svolgeva la “Marcia per la vita”, organizzata da associazioni cattoliche ortodosse e movimenti pro-life, a Roma, centinaia di persone hanno ricordato la figura di Giorgiana Masi manifestando contro il femminicidio e per i diritti delle donne. Molti i presenti al corteo a Campo de’ Fiori che, ritrovandosi nel luogo simbolo della repressione del dissenso, quel ponte Garibaldi in cui Giorgiana fu uccisa dalla polizia il 12 maggio 1977 mentre stava partecipando a una manifestazione non autorizzata sul divorzio indetta dai Radicali, sono scesi in strada.
La manifestazione di oggi, come quella di ieri, era stata vietata da un’ordinanza emessa dall’amministrazione comunale romana e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha espresso chiaramente la propria posizione partecipando oggi alla marcia per la vita.
Tra i partecipanti della manifestazione in ricordo di Giorgiana numerose organizzazioni attive sul territorio nel campo della difesa dei diritti delle donne, Sel, liberi cittadini e il candidato a sindaco della capitale Sandro Medici. Proprio medici ha rilasciato ai giornalisti alcune dichiarazioni ed ha detto: “Abbiamo deciso di scendere in piazza – ha aggiunto Medici – non solo per denunciare l’applicazione a proprio piacimento del Protocollo sui cortei da parte del sindaco Gianni Alemanno, ma per ribadire il diritto a manifestare, difendere la libertà delle donne e dare voce a chi su divorzio, aborto e diritti non vuole un ritorno al passato”.
Proprio sui diritti delle donne hanno insistito invece i promotori della manifestazione: “E’ ora di riconoscere e rivendicare il diritto ad essere persone libere, persone che scelgono con chi avere relazioni, se e quando avere figli/e”.
Nicoletta Mandolini