
In occasione della manifestazione “Anti-slot” promossa oggi a Pavia per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del gioco d’azzardo, Roberto Saviano, ospite ieri sera di Gard Lerner nel programma televisivo “Zeta”, in onda il venerdì sera sul canale LA7, ha proposto un’intensa riflessione sul rapporto tra mafia e gioco d’azzardo.
“Il gioco d’azzardo, come anche il mercato delle slot machine contribuiscono al riciclaggio del denaro sporco”- ha affermato Saviano- spiegando come, “dal 1992, grazie alla liberalizzazione del gioco di azzardo, le mafie hanno profittato per rendere legali i loro affari”.
Saviano ha concesso una ricostruzione molto meticolosa sui meccanismi che si sono instaurati dal 1992: con la liberalizzazione, le mafie sono entrate nel mercato del gioco, riuscendo ha spostare il loro mercato nero utilizzando strumenti legali per riciclare denaro sporco.
“Nei casinò- spiega Saviano- scambiano denaro sporco con le fiche. Poi uscendo dal casinò, scambiano nuovamente le fiche con il liquido, legalizzando il denaro. Un fenomeno che si riscontra in tutti i giochi- prosegue Saviano- con le sale bingo, a volte con la complicità della sala da gioco, i clan mafiosi fanno risultare finte vittorie. A Palermo le sale bingo sono diventate le lavatrici del denaro di Cosa Nostra. Ma la mafia è riuscita ad entrare anche nel sistema delle vincite del Superenalotto: i clan ricercano i vincitori proponendo un dieci percento in più sulla vincita. In scambio ottengono la ricevuta della vincita e in questo modo legalizzano il loro denaro”.
Uno scenario imbarazzante che si è diffuso a macchia d’olio con internet, dove la mafie imperversano sui siti del gioco d’azzardo, aprendo account, in cui versano denaro sporco, e poi, dopo un certo numero di vincite, chiudono l’account e si fanno rispedire i soldi attraverso un assegno, con tanto di ricevuta dalle aziende, spesso estere.
In conclusione, Roberto Saviano ha rivolto un invito al governo, affinché non scommetta sul gioco, ma sul valore e i talenti in Italia: “Qui in Italia, non si scommette su se stessi, ma lo Stato scommette sull’azzardo, dove le vite delle persone si degradano”.
Carlotta Degl’Innocenti
Guarda il video: Roberto Saviano a Zeta, 17 maggio 2013
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