A Direttanews, in vista delle imminenti elezioni comunali di Roma, abbiamo deciso di andare controcorrente e dar voce, invece di intervistare i “soliti noti”, cioè in candidati a Sindaco che impazzano sulle tv e radio nazionali e locali, ad un candidato e ad una formazione politica che si è presentata a questa tornata elettorale e che secondo noi merita una attenzione particolare. Armando Andreoni fa della sua missione di vita il rispetto e l’attenzione verso le fasce più deboli della popolazione, che in un momento critico come quello che stiamo vivendo dovrebbe essere il primo punto all’ordine del giorno di tutti i politici e i partiti.
Signor Andreoni buongiorno, siamo lieti di ospitarLa su Direttanews. Lei è il coordinatore a Roma del partito “Popolari Liberi e Forti” ed il capolista alle prossime comunali per sostenere Giovanni Palladino alla guida del Campidoglio. Marchini, Marino, Alemanno: partono tutti con campagne elettorali molto forti grazie ai fondi a loro disposizione e ai mass media. E’ realistico pensare di poter vincere le elezioni?
Buongiorno a voi!!E’ difficile , ma non impossibile. Diciamo che tutti i principali candidati al Campidoglio hanno la “fortuna” di avere a diposizione i milioni di euro dei contribuenti ed hanno la televisione della loro parte. Quasi esistessero solo loro quattro. Ci metto dentro anche De Vito, del M5s nell’elenco anche se lui almeno ha rinunciato ai soldi. Io invece per la campagna elettorale ho speso 58 € di sms e 40 € di gasolio. C’è stata inoltre un’infinita catena di amici pronti a darci una mano, che mi sostengono, mi conoscono e sanno quello che faccio da 18 anni a questa parte.
Ci spiega qual è l’idea, l’obbiettivo che volete raggiungere con il vostro movimento “Popolari Liberi e Forti”?
Noi vorremmo dare all’Italia e all’Europa un’alternativa laica, basata su principi cristiani per una politica che sia diretta dall’etica invece che dalle banche come ha indicato ultimamente anche Papa Francesco.
Com’ è secondo Lei la situazione di Roma in questo momento?
Enormi debiti ereditati da amministrazioni fatiscenti passate e presenti. Pochi fondi spesi male, interessi di caste salvaguardate, di gruppi di lobby ideologiche e politiche che prevalgono sul bene comune
Cosa non ha funzionato dell’amministrazione di questi anni del Sindaco Alemanno?
Non aver avuto la capacità di fare tabula rasa della burocrazia imperante cosa che invece avevano promesso insieme a Berlusconi. Non sapere riformulare il commercio con un libro mastro con chiare e semplici regole e sanzioni valide per tutti a cui attenersi, senza dover chiedere mille permessi per timbri e bolli. Dimezzamento della pressione fiscale che è aumentata anche grazie all’Imu.
Quali sono i punti ineludibili del vostro programma? E quali sono i primi provvedimenti che prenderebbe il vostro candidato se venisse eletto Sindaco?
Semplificazione di tutta la burocrazia. Semplificazione per ottenere i permessi. Un libro mastro con regole ben precise per i commercianti valido per tutti, poi starà allo Stato verificare se è tutto in ordine.
Secondo punto molto importante è la sussidiarietà che tutti ne parlano e nessuno la mette in pratica: noi chiediamo che il Campidoglio deleghi i suoi poteri ai municipi perchè è nel municipio dove si decide veramente la vita del quartiere, degli abitanti. C’è bisogno di una collaborazione forte con le associazioni di volontariato che sono le uniche vere associazioni che conoscono i problemi quotidiani di chi ha veramente bisogno di aiuto. Questi sono i due punti cardine, poi c’è tutto il nostro programma che vi invito a leggere su www.popolariliberieforti.it
Lei è molto conosciuto in città grazie alla passione e l’impegno che da sempre mette nel mondo del volontariato e, la sua esperienza potrà essere di grande aiuto in caso di una vostra vittoria. Come pensate di muovervi per quanto riguarda i discorsi sulla sicurezza e l’integrazione (che purtroppo, spesso in negativo, riempiono sempre le prime pagine dei giornali)?
Io su questo amo dire che prima ancora dei programmi bisogna scegliere le persone. A Roma, il vero problema, è stato la scelta delle persone in passato. Non c’è più credibilità nei politici che ci hanno rappresentato sino ad oggi.
Innanzitutto vanno scelte le persone in base alla vita che hanno fatto prima di “scendere in politica”. Non esiste una persona privata e una persona pubblica. Se sei onesto e credibile nella tua vita privata lo sei anche in quella pubblica.
Noi ci dedicheremo principalmente ai servizi sociali e sceglieremo i soggetti giusti che abbiano affrontato in prima persona i problemi in strada. Noi vogliamo che al Campidoglio segga l’assessore dei servizi sociali con i responsabili delle associazioni di volontariato che da anni si stanno affaticando sul suolo romano gratuitamente con persone bisognose di ogni genere e tipo, il responsabile della sicurezza e il responsabile delle Asl. Bisogna assolutamente formare un tavolo con queste persone perchè è assurdo che a decidere siano figure che non sono mai state sul campo e che fanno delle leggi a cui bisogna adattarsi senza aver nessuna voce in capitolo!!
In caso di ballottaggio ritiene possibili alleanze con altri schieramenti?
Noi andremo da soli e saremo coerenti con i nostri elettori. Non siamo ne a destra ne a sinistra e nemmeno al centro. Noi andiamo dal basso con tutti verso l’alto e continueremo a dare libertà di coscienza in base ovviamente ai principi in cui crediamo
Faccia un appello ai nostri lettori: li convinca a votare Giovanni Palladino e ad ascoltare le vostre proposte.
Guarda per fare quest’appello io ricorrò a ciò che ha spinto me, Giovanni Palladino e i nostri candidati a proporci in questa tornata di elezioni come valida alternativa alla politica che tanto ha fatto male in tutti questi anni, una frase dell’Abbé Pierre, fondatore della Comunità di Emmaus, che è stata la molla che ci dato la forza di entrare in politica: “Il XXI secolo o sarà fraterno o non sarà affatto. Davanti a ogni sofferenza umana, secondo le tue possibilità, impegnati non soltanto per alleviarla tempestivamente, ma anche per distruggere le sue cause. Impegnati non soltanto per struggere le sue cause, ma anche per alleviarla tempestivamente.”
In questo video girato alla stazione Tiburtina di Roma uno dei momenti dell’impegno sociale di Andreoni…
Michele D’Agostino e Paolo Battisti