
Dura repressione da parte del governo di Putin nei riguardi dei manifestanti che parteciparono alla protesta anti Putin, degenerata in violenti scontri, il 7 maggio 2012, alla vigilia del secondo mandato del presidente russo.
Dopo la condanna ai due organizzatori della protesta, a 4,5 e 2,5 anni di reclusione, malgrado la loro collaborazione con gli investigatori, altre dodici persone su 28 sospetti sono state rinviate a giudizio.
Mentre proseguono le indagini, l’opposizione sostiene che le forze dell’ordine hanno provocato gli scontri per intimidire e fare pressione contro gli attivisti.
Redazione