Cyberbullismo, un fenomeno in espansione. Nuove regole su Facebook

Cyberbullismo (Getty Images)

Non solo violenza sulle donne, ma anche cyberbullismo: presto Facebook cambierà le proprie regole sulle modalità di controllo delle proprie utenze, dopo la denuncia di un’associazione femminista e di alcuni privati che sul popolare social network investono in pubblicità e che hanno recriminato la presenza di gruppi e fanpage che incitano alla violenza sessuale e al bullismo telematico nei quali vengono spesso inserite pubblicità di marchi famosi, all’insaputa delle stesse.

Intanto, intervistata da ‘Panorama’, Nunzia Ciardi, dirigente della polizia postale spiega perché gli adolescenti non denunciano il cyberbullismo: “Le motivazioni sono tante: imbarazzo, vergogna… Molti non hanno nemmeno coscienza che determinati atti sul web costituiscono reati”. Prosegue la funzionaria di polizia: “Noi abbiamo impostato il lavoro soprattutto su educazione e prevenzione; mandiamo i nostri agenti più giovani e smart nelle scuole, per cercare di educare i ragazzi alla legalità”.

E sui fenomeni si era espresso anche il garante della privacy Antonello Soro a ‘Repubblica’: “Internet e il mondo dei social network sono ancora un Far West senza regole.E chiunque divulga dati di natura sessuale si espone inevitabilmente a rischi enormi. Però stiamo attenti. Talvolta le vittime possono diventate carnefici”. Aveva spiegato ancora Soro: “La natura dei post in questione, perché possono essere tratti da una chat privata, oppure possono essere stati pubblicati su un profilo aperto, o ancora essere stati inviati in maniera massiva e indiscriminata a più interìocutori, quasi fosse spam”.

Redazione online