
In un’intervista al Corriere della Sera in edicola oggi, il neoministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha sostenuto: “Dobbiamo puntare sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico. Sulle trivellazioni in Italia occorre cautela, le guardo con scetticismo. Va ridotto il consumo di carbone aumentando il ricorso al gas e migliorando la sua distribuzione”.
Ha spiegato il ministro: “Dalle rinnovabili viene già circa il 12% dell`energia consumata, siamo oltre gli obiettivi europei su energia e. clima. Nell`Unione europea l`Italia ha una posizione di leadership. Certo, la crescita tumultuosa nel ricorso a queste fonti ha creato altri impatti, evidenziato limiti della nostra rete. Però il risultato va sottolineato”.
“Anche se esiste il problema della continuità della produzione” – ha continuato Orlando – “abbiamo tutti gli elementi fondamentali per utilizzare questi tipi di energia: il mare, il sole, il vento. Per l`impiego del moto ondoso si predispongono i primi impianti, tuttavia è un settore ancora non sfruttato”. Inoltre, “vanno semplificate le procedure di autorizzazione, però mantenendo alta la vigilanza: impianti nati per una finalità possono esser impiegati per altri scopi, soprattutto nelle biomasse”.
Ha evidenziato il ministro che “raggiri, smaltimenti di rifiuti al posto di produzione di energia con fonti adeguate” sono all’ordine del giorno e che “basta che ti freghino una volta e poi in Italia non potrai più fare una biomassa”. Ha affermato ancora Orlando: “Dobbiamo renderci più efficienti nello stoccare gas, prevedere nuovi rigassificatori, diventare un hub (fulcro, ndr) dell`Europa in grado di connetterci ai canali europei. È utile a ridurre sia il prezzo del gas e le emissioni di CO2 sia gli effetti di tanto uso di carbone sulla salute”.
Infine, sul risparmio energetico viene posto il problema che “l`obiettivo Ue di aumentare il risparmio del 20% entro il 2020 non è raggiunto. Gli incentivi fiscali anti-dispersione hanno portato nell`edilizia risultati positivi. Però resta tanto da fare. Nei trasporti le misure hanno ancora effetti modesti”
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