Scontri in Turchia: la polizia riprende il controllo di Piazza Taksim a Istanbul

La polizia lancia lacrimogeni a Piazza Taksim, Istanbul (Foto: Lam Yik Fei/Getty Images)

Notte di scontri in Turchia, ad Istanbul, dove la polizia ha ripreso il controllo di Piazza Taksim, la piazza simbolo della protesta contro l’autoritarismo del premier Erdogan. Sono durati circa otto ore gli scontri della notte tra manifestanti e forze dell’ordine nel cuore della capitale turca. La polizia ha lanciato i lacrimogeni fino alle 3 del mattino (le 2 italiane), quindo ha strappato la piazza ai manifestanti che si sono ritirati a Gezi Park.

Ieri è stata comunque una lunga giornata di proteste e tafferugli, con la polizia che ha lanciato ripetutamente i lacrimogeni e sparato di proiettili di gomma contro i manifestanti, massiccio è stato anche l’uso degli idranti. Dal canto loro, alcuni gruppi di manifestanti hanno lanciato bombe molotov. Oltre cento sono stati i feriti, di cui alcuni gravi. La polizia è stata accusata di aver sparato ad altezza d’uomo.

Oltre che ad Istanbul, scontri si sono verificati anche ad Ankara, dove ieri sera le forze dell’ordine hanno disperso circa 5.000 manifestanti.

Ieri a Istanbul sono anche stati arrestati 30 avvocati, difensori dei manifestanti. Erdogan ha promesso di mantenere il pugno di ferro, ed è quello che sta facendo, accusando manipolazioni e complotti dietro la protesta popolare, nata contro la soppressione degli alberi di Gezi Park per la costruzione di un centro commerciale ed edifici governativi, ma che più ampiamente è diventata una protesta contro il premier turco e le crescenti limitazioni alle libertà civili nel Paese.

Nel frattempo, Stati Uniti e Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per la situazione in Turchia e hanno chiesto alle autorità di rispettare il diritto dei manifestanti di riunirsi.

Redazione

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