Brasile: un milione in piazza, ci sarà anche il leader del PT Rui Falcao (Guarda video)

Rui Falcao (YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images)

Non si fermano le proteste di piazza in Brasile, dove la popolazione rivendica in particolare l’eccessivo carico oneroso dei prezzi dei trasporti pubblici, che sarebbe stato tra l’altro causato dalla necessità di fondi per l’organizzazione dei mondiali di calcio del prossimo anno. Il Movimento Passe Livre, che si batte per l’abolizione totale delle tariffe del trasporto pubblico, ha indetto manifestazioni in ottanta città, nelle quali è previsto almeno un milione di partecipanti.

Tra di loro, ci sarà anche Rui Falcao, presidente del PT, il partito dei lavoratori al quale appartiene anche la presidente brasiliana Dilma Rousseff. Ha spiegato in maniera netta Falcao: “Non abbiamo paura del popolo nelle strade”.

Nel frattempo, il campionissimo del Brasile a cavallo tra anni Sessanta e Settanta, Pelé, ha lanciato un appello attraverso i canali televisivi Globo e Sport Tv, chiedendo ai manifestanti di tifare per la nazionale: “La Coppa del Mondo è sempre più vicina e la Confederations Cup serve come test per la squadra e per il Paese. Dimentichiamoci tutta la confusione che sta succedendo e pensiamo alla nazionale brasiliana, che rappresenta il nostro Paese e il nostro sangue. Appoggiamo la Seleçao fino alla fine, anche quando sbaglia. Chi vi sta parlando non è Pelé ma l’Edson dei tempi della Cbd e tifoso del Brasile”.

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Alla voce di Pelé che chiede di non scendere in piazza, ha risposto quella che si sta dimostrando più incisiva di Carla Dauden, 23enne filmaker brasiliana: “Ciao, mi chiamo Carla, sono brasiliana e vi dirò perchè non andrò alle partite della Coppa del Mondo. La Coppa del Mondo costerà al Brasile circa 30 miliardi di dollari. Ora dimmi: in un Paese dove l’analfabetismo colpisce in media il 10% della popolazione e dove 13 milioni di persone soffrono la fame e molte altre muoiono aspettando di essere cura, ha bisogno di altri stadi?”.

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Redazione online