Processo Ruby2, oggi il giorno di Lele Mora: “Dismisura, abuso di potere e degrado”

Lele Mora (OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

E’ proseguito oggi con le dichiarazioni spontanee di Lele Mora, dopo quelle dei giorni scorsi dei due coimputati Nicole Minetti ed Emilio Fede, il cosiddetto processo Ruby2, che vede i tre dover rispondere di favoreggiamento e induzione alla prostituzione, anche minorile. Il manager dei vip ha iniziato il suo intervento in aula parlando di “dismisura, abuso di potere e degrado. Ho letto queste parole su un quotidiano. Ed è vero, proprio così è stato”.

Ha proseguito Lele Mora: “Io ne sono stato passivo concorrente, ma oggi non voglio più mangiare cibo avariato e lascio il compito ai miei difensori di chiarire”. Da qui l’ammissione: “E’ vero che ho partecipato alle feste di Berlusconi, è vero che alle cene ho accompagnato le ragazze ed è anche vero che ho ricevuto un prestito da Berlusconi tramite Emilio Fede che avrebbe salvato la mia società”.

Sulle ragazze, Mora ha sostenuto: “Non ho mai giudicato il loro comportamento, nè mai ho orientato le loro condotte”. Poi lo sfogo personale: “Mi vergogno per le polemiche che ho fatto contro giornalisti e comunisti, per le minacce che gli ho fatto, mi vergogno e chiedo scusa”.

In conclusione, Lele Mora ha affermato: “Voglio uscire da questa bufera infernale che mi ha tolto la luce voglio vedere le stelle e il cielo azzurro. Mi sono assunto le mie responsabilità per i fatti che mi hanno portato in carcere e per quelli di questo giudizio valuterete voi giudici”.

La sentenza del processo Ruby2 è prevista per il 12 luglio prossimo.

Redazione online