
E’ proseguito oggi con le dichiarazioni spontanee di Lele Mora, dopo quelle dei giorni scorsi dei due coimputati Nicole Minetti ed Emilio Fede, il cosiddetto processo Ruby2, che vede i tre dover rispondere di favoreggiamento e induzione alla prostituzione, anche minorile. Il manager dei vip ha iniziato il suo intervento in aula parlando di “dismisura, abuso di potere e degrado. Ho letto queste parole su un quotidiano. Ed è vero, proprio così è stato”.
Ha proseguito Lele Mora: “Io ne sono stato passivo concorrente, ma oggi non voglio più mangiare cibo avariato e lascio il compito ai miei difensori di chiarire”. Da qui l’ammissione: “E’ vero che ho partecipato alle feste di Berlusconi, è vero che alle cene ho accompagnato le ragazze ed è anche vero che ho ricevuto un prestito da Berlusconi tramite Emilio Fede che avrebbe salvato la mia società”.
Sulle ragazze, Mora ha sostenuto: “Non ho mai giudicato il loro comportamento, nè mai ho orientato le loro condotte”. Poi lo sfogo personale: “Mi vergogno per le polemiche che ho fatto contro giornalisti e comunisti, per le minacce che gli ho fatto, mi vergogno e chiedo scusa”.
In conclusione, Lele Mora ha affermato: “Voglio uscire da questa bufera infernale che mi ha tolto la luce voglio vedere le stelle e il cielo azzurro. Mi sono assunto le mie responsabilità per i fatti che mi hanno portato in carcere e per quelli di questo giudizio valuterete voi giudici”.
La sentenza del processo Ruby2 è prevista per il 12 luglio prossimo.
Redazione online