
Il leader politico nazionale del Movimento 5 Stelle è arrivato al Quirinale, per l’atteso incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, inizialmente annunciato per venerdì e poi spostato a oggi. A sorpresa, insieme a Beppe Grillo c’è anche il cosiddetto guru del Movimento Gianroberto Casaleggio, poco incline a uscite pubbliche.
La settimana scorsa, Beppe Grillo aveva chiesto di incontrare Giorgio Napolitano, sostenendo: “Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest’agonia non può durare”.
Al leader pentastellato aveva risposto il Segretario Generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, facendo sapere che la richiesta “di un incontro ‘privato’ con il Presidente della Repubblica, devo precisarle che tale incontro non potrà caratterizzarsi come tale, come avviene in tutti i casi in cui il Capo dello Stato incontra delegazioni di forze politiche rappresentate in Parlamento”.
Marra aveva aggiunto che all’incontro “potranno partecipare, insieme al leader del Movimento Beppe Grillo e ai Presidenti dei gruppi parlamentari, come da vostra richiesta e come già avvenuto del resto in recenti occasioni, anche altre personalità purchè ne siano chiariti i titoli e le funzioni nell’ambito del Movimento”.
L’incontro tra i vertici del Movimento 5 Stelle e Giorgio Napolitano è durato circa un’ora e mezzo. Al termine, Beppe Grillo ha tenuto una conferenza stampa in cui ha sostenuto: “Ho ringraziato Napolitano per la gentile accoglienza e per la sollecitudine. Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del paese. I politici stanno chiusi nei palazzi a fare annunci e rinviare decisioni”.
Grillo ha poi riassunto in poche frasi il contenuto del colloquio: “Lei è diventato uno scudo, un parafulmine dei partiti che non sono capaci di fare scelte. Chi oggi è al governo del paese è responsabile dello sfacelo. Sono gli stessi che hanno distrutto l’economia. Il governo delle larghe intese è stato voluto fortemente da lei e tutela solo lo status quo e gli interessi di Silvio Berlusconi”.
Ha concluso il leader del Movimento 5 Stelle: “Il paese è in macerie, è una pentola pronta a scoppiare. Occorrono misure urgenti e straordinarie pari a quelle di un’economia di guerra. Non si può aspettare oltre, neppure un giorno. Non abbiamo più tempo. Ho detto a Napolitano che si deve abrogare l’attuale legge elettorale, che è incostituzionale. Gli ho chiesto di sciogliere le Camere e tornare al voto se necessario. L’autunno è vicino, e lì i problemi politici diventeranno sociali. Non c’è più tempo”.
Giuseppe Gabriele Mastroleo