
Matteo Renzi non crede che il governo di larghe intese Pd-Pdl durerà a lungo. E’ quanto ha affermato il sindaco di Firenze intervenendo ieri alla festa del Pd di Carpi, in provincia di Modena. Dopo aver elogiato il fatto che il Partito Democratico non dipenda per la sua esistenza da un leader, come invece il Pdl da Berlusconi, ma pur rilevando la necessità di avere una “guida”, che porti il partito a vincere, Matteo Renzi ha dichiarato di non credere che l’accordo di governo con il Pdl “possa andare avanti molto”. “Io voglio bene a Letta – ha precisato -, ma tutti i giorni deve parlare con Brunetta e Schifani. Detto questo se fa bene io sono l’uomo più felice del mondo, anzitutto come cittadino italiano”, ha aggiunto.
Sulle regole per le primarie del Pd, in vista dell’elezione del nuovo segretario che dovrà prendere il posto di Guglielmo Epifani, il cui incarico è provvisorio, il sindaco di Firenze, tra i probabili candidati, ha detto: “Troverei sbagliato cambiare le regole in corsa, le regole ci sono già, sono quelle che hanno portato all’elezione di Bersani (un anno fa ndr). E farei votare come si è sempre fatto i sedicenni, respingerli sarebbe un brutto segnale: però parlando di problemi veri”.
Matteo Renzi è poi intervenuto sulla polemica politica che sta dominando in questi giorni, ovvero gli insulti del senatore leghista Roberto Calderoli alla ministra dell’Integrazione Cécile Kyenge. Definire Calderoli un uomo politico è “eccessivo – ha affermato Renzi -, ha detto cose vergognose: in un paese civile va a casa e va a casa per sempre“.
Redazione
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