Con l’accusa del reato di false comunicazioni sociali, sono stati arrestati l’imprenditore Salvatore Ligresti e le figlie Jonella e Giulia Maria. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Torino, su richiesta della Procura del capoluogo piemontese, nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai. Un altro figlio dell’imprenditore, Paolo Ligresti, che si trova attualmente in Svizzera, risulta invece “ricercato”. Con la stessa operazione sono stati arrestati anche Emanuele Erbetta e Fausto Marchionni, ex amministratori delegati di Fonsai, e Antonio Talarico, ex vicepresidente della società.
Tutti gli arrestati sono accusati di aver fittiziamente sottostimato nel bilancio 2010 le riserve assicurative per 600 milioni di euro, al fine di evitare ricadute sul titolo Fonsai. Le ipotesi di reato a loro carico sono di falso in bilancio aggravato per grave nocumento al mercato e manipolazione del mercato.
Per Salvatore Ligresti sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per i figli e gli altri arrestati è scattata la custodia cautelare in carcere. La Procura di Torino ha deciso di ricorrere alle misure cautelari nei confronti della famiglia Ligresti sia per le concrete possibilità di fuga, sia per il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
L’inchiesta su Fonsai, condotta dalla Procura di Torino, era partita nell’estate 2012 sulla scia di quella milanese su Premafin, società del gruppo Ligresti. L’inchiesta era stata aperta per l’ipotesi di reato di falso in bilancio e ostacolo all’attività di vigilanza per il quadriennio 2008-11, a febbraio, in seguito alla presentazione di diverse querele da parte degli azionisti, l’inchiesta si era estesa anche al reato di infedeltà patrimoniale.
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, Paolo Ligresti non sarebbe intenzionato a rientrare in Italia.
Redazione
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