
Rispondendo a una specifica domanda posta da un giornalista nel corso della sua visita in Grecia, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a proposito della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset, prevista per domani, ha commentato: “Non ho paura, l’Italia è più stabile di quanto ci si aspetti”.
Duro, invece, il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, che in un’intervista alla ‘Stampa’ ha attaccato: “Sono settimane che dal Pdl si alzano voci che allarmano, ogni giorno c`è qualcuno che minaccia uno sfracello… La Cassazione non si è ancora riunita e già si annunciano rotture, ci si predispone a rese dei conti con la magistratura e chissà chi altro. In questo Paese abbiamo già assistito una volta all`occupazione di un Palazzo di giustizia e a reazioni di fatto eversive, successive a questa o quella sentenza. Ecco, di fronte ad atteggiamenti così, non potremmo che prender atto del venir meno di elementi di principio comuni, vorrei dire costitutivi dello stare assieme”.
Nel Pdl, si fa sentire Mariastella Gelmini, secondo la quale “l’anomalia giudiziaria che da almeno due decenni caratterizza il nostro Paese non vede come bersaglio Silvio Berlusconi in quanto persona, ma si trasforma nei fatti in un attacco alla intera storia e al progetto politico di Forza Italia. Nessuna sentenza potra’mai ledere la leadership di Berlusconi che é amato dal suo popolo, che negli anni gli ha riconfermato a più riprese fiducia e affetto, e sostenuto dal suo partito”.
Nel frattempo, Augusto Minzolini ha twittato: “Parole sprecate su cosa avverrà in caso condanna del Cavaliera: al di là intenzioni di falchi, colombe, lettiani e renziani il quadro politico imploderà”. In un’intervista al ‘Mattino’, Fabrizio Cicchitto ha avvertito che nel caso di una condanna nei confronti di Silvio Berlusconi “allora prenderemo decisioni seguendo il volere di Berlusconi: sarà soltanto lui a darci le indicazioni. Quel che è certo è che adesso nessuno è così incosciente da mettersi a ragionare in termini negativi”.
L’esponente pidiellino ha concluso sostenendo che a suo avviso “il governo è a rischio. Ma di sicuro non per colpa del Pdl, ma per i contrasti del Pd oltre agli effetti prodotti dal fortissimo bombardamento mediatico su questa vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex presidente del Consiglio”.
Redazione online