Gelsomino, la pianta afrodisiaca

 

Il gelsomino è di origini asiatiche e fu introdotto in Europa nel 1500. Nota soprattutto come pianta ornamentale, in oriente è considerata anche l’emblema dell’amore. I suoi fiori gialli e bianchi sprigionano un aroma molto gradevole. Può resistere a temperature molto basse e fiorisce in piena estate.  Al suo olio essenziale vengono attribuite proprietà afrodisiache, l’unica pecca è il costo, basti pensare che per estrarne un litro servono 8000 fiori. L’olio può alleviare i dolori mestruali ed ha un potere rilassante e antidepressivo, può essere utilizzato anche per bagni aromatici. Il gelsomino viene impiegato anche contro le affezioni respiratorie, tosse e mal di gola. Utile anche per tonificare la pelle e come impacco per gli occhi, distende le rughe e protegge le mani dai rigori dell’inverno. Dalle radici del suo fiore viene ricavata una tintura madre che sembra avere effetti positivi sulla cefalea. Il gelsomino viene utilizzato anche nella preparazione del tè verde per ampliare i suoi effetti antiossidanti donandole un gradevole aroma. Questa miscela particolare è in grado di prevenire le patologie del sistema cardiovascolare e il cancro. Gli abitanti dell’isola di Okinawa sono soliti bere tè al gelsomino, i ricercatori hanno scoperto che quest’usanza è alla base della loro longevità, tra la popolazione infatti sono presenti numerosi ultarcentenari.

 

Marco Galluzzi