
Altro duro colpo da parte delle autorità di polizia messicane al traffico internazione di stupefacenti; le forze di sicurezza hanno infatti arrestato il pericoloso boss del narcotraffico a capo del cosiddetto cartello del Golfo, Mario Ramirez Trevino, noto alla giustizia del Paese centramericano come ‘X-20’ o ‘il calvo’.
A riferirlo sono i media locali, che hanno reso noto come Ramirez, sul quale il governo degli Stati Uniti aveva messo una taglia da 5 milioni di dollari, sia stato fermato dai militari nello Stato messicano settentrionale di Tamaulipas. Solo qualche settimana fa, la marina militare aveva effettuato un’altra clamorosa operazione, catturando il capo del cartello di Los Zetas, Miguel Angel Trevino, noto alle forze di polizia come ‘Z-40’ e considerato anch’egli a capo delle centrali del narcotraffico in Messico.
Ramirez Trevino, il boss arrestato oggi, sarebbe un ex investigatore di polizia, che sarebbe stato poi dipendente dalle droghe, finendo invischiato nel narcotraffico, fino a divenirne, grazie anche alle sue conoscenze dell’ambiente ottenute stando all’interno delle forze dell’ordine, un vero e proprio leader. Alla cattura del narcotrafficante hanno collaborato una grande quantità di uomini, oltre a dieci elicotteri e due aerei. Per ore, le forze di polizia sono rimaste appostate nel vasto Stato del Messico del Nord, alla ricerca di un convoglio di veicoli con a bordo uomini armati.
La cattura di due pericolosi narcotrafficanti in poco tempo sembra aver causato qualche grana al presidente messicano Enrique Peña Nieto, entrato in carica meno di un anno fa. Alcuni analisti sono perplessi su questo tipo di lotta al narcotraffico fatta di arresti clamorosi, perché ritengono che possano creare dei vuoti di potere e quindi inasprire la guerra tra bande che i cartelli tra boss invece eviterebbero.
Redazione online