Massimo D’Alema: “Berlusconi desista e si dimetta”

Massimo D'Alema (ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages)

L’ex premier Massimo D’Alema in un intervento alla festa del Pd, a Taizzano, in provincia di Terni, è intervenuto sul caso della condanna definitiva per Silvio Berlusconi: “Potrà continuare a fare politica anche fuori dal parlamento come insegna Grillo, che non è in parlamento perchè non vuole ma perchè non può. È pregiudicato per un reato odioso, l’omicidio colposo. Quindi Berlusconi anche come pregiudicato arriva per secondo. Prima Grillo poi lui. Eppure tutti e due hanno milioni di voti. Perché milioni di italiani odiano i politici ma amano i pregiudicati, diciamo”.

Su un’eventuale crisi di governo, D’Alema non ha dubbi: “Alla fine non ci sarà nessuna crisi. Se il centrodestra pensa di legare il proprio destino a quello giudiziario di Berlusconi beh, si dovrà rassegnare a un declino senza ritorno. Credo anche che se si andrà alla conta dei voti in aula il centrodestra dovrebbe dividersi”.

Nessun dubbio nemmeno sul ruolo dell’attuale premier, Enrico Letta: “Letta è solo un leader di transizione per un governo momentaneo e con un programma di scopo. Non sarà utile una seconda volta. Per il futuro immagino Gianni Cuperlo alla segreteria del partito e Matteo Renzi a Palazzo Chigi”.

L’ex presidente dei Ds parla poi di prospettive di voto anticipato: “Se invece vogliono andare alle elezioni, noi siamo pronti. Ma non credo. Berlusconi sa che siamo 15 punti avanti con Renzi leader. E anche se siamo specialisti nel perdere anche quando vinciamo stavolta non faremo errori”. D’Alema ha poi concluso: “Berlusconi non ha altre vie d’uscita che quella di accettare la sentenza e quindi la condanna. Andrà ai domiciliari e poi ai servizi sociali. Siamo alla resa dei conti, al redde rationem e non per un complotto planetario ma per i reati che ha commesso”.

Secca la replica di Sandro Bondi, a nome del Pdl: “Letta premier transitorio, Gianni Cuperlo segretario del Pd, Matteo Renzi a Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi ai domiciliari. Parola di Massimo D’Alema. In tanti anni non ho mai ascoltato da quest’uomo un solo pronostico azzeccato, ma soprattutto non ho mai ascoltato una sola parola di umana e politica comprensione delle ragioni degli altri, una sola parola di rispetto per gli avversari politici e di intelligenza vera della realtà politica del nostro Paese”.

Redazione online