
Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha tenuto nel pomeriggio una conferenza stampa per discutere di fronte ai giornalisti della questione siriana. Il diplomatico ha voluto specificare qual è il ruolo che l’ONU, per mandato ottenuto dal Consiglio di Sicurezza, ha al momento: indagare se in Siria siano state usate armi chimiche. Gli ispettori inviati dal Palazzo di Vetro a Damasco e dintorni non dovranno, quindi, riferire su chi, eventualmente, ha fatto uso dei gas per fini bellici.
Sulla tematica controversa dell’intervento militare e della risoluzione del conflitto, Ban Ki-moon ha detto: “Dovremmo mettere fine alle sofferenze della Siria e alla militarizzazione del paese e trovare una soluzione politica”. “Le rivolte in Siria e in tutta la regione mediorientale – ha continuato – non sono utili a nessuno e per questo chiedo agli attori della scena internazionale del G20 di riunirsi il prima possibile per trovare una soluzione”.
“La strada che si intraprenderà in futuro dipende dal risultato dell’analisi scientifica che dovrà essere portata a termine dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’uso della forza è legittimo solo quando si esercita l’autodifesa, così come sancito dallo statuto delle Nazioni Unite”, ha poi detto il Segretario in riferimento ad un’eventuale operazione militare da intraprendere in Siria.
Alla domanda di una giornalista che chiedeva se l’azione di Obama potesse essere ritenuta illegale, Ban Ki-moon ha affermato “Apprezzo gli sforzi del Presidente Obama e sicuramente la strada da intraprendere si sceglierà anche secondo l’opinione dei cittadini americani”. Nessuna indicazione sull’eventuale avversione dell’ONU all’intervento di Stati Uniti e Francia è stata però data dal diplomatico.
Redazione online