Con una nuova campagna informativa il Garante privacy ha pubblicato sul proprio sito un vademecum “anti spam” che offre ai cittadini consigli utili non solo su come evitare i messaggi promozionali indesiderati ma anche su come presentare delle segnalazioni e casomai come rivolgersi al giudice per chiedere un eventuale risarcimento.
Sul sito garanteprivacy.it i cittadini potranno consultare una scheda e visionare un video nel quale sono illustrate in forma sintetica le principali cautele da adottare per un uso più consapevole dei sistemi di comunicazione personale come telefono, sms, posta elettronica e social network al fine di evitare involontarie diffusioni dei propri dati personali.
Tra le modalità indicate, quelle per chiedere la cancellazione dei propri dati personali e l’interruzione dell’invio di comunicazioni indesiderate, così come le procedure per il ricorso a forme di tutela amministrativa o giurisdizionale.
Il Garante invita a non diffondere, soprattutto on line, il proprio indirizzo o mail o il numero di telefono fisso o mobile e di leggere con attenzione le regole privacy e le condizioni d’uso dei servizi che i cittadini intendono utilizzare e dove si rivela fondamentale verificare le modalità e le finalità del trattamento dei dati personali.
Tra i consigli indicati, l’ipotesi di utilizzare più indirizzi e-mail per le diverse esigenze: da una mail ad uso esclusivamente commerciale casomai per fare acquisti on line a quelle personali o per lavoro.
Addentrandosi maggiormente nell’argomento, il vademecum suggerisce anche l’impiego di filtri anti-spam offerti da alcuni programmi di posta elettronica che permettono di cancellare tutta la posta proveniente da un particolare indirizzo.
Inoltre, viene evidenziato la necessità di mantenere in efficienza il proprio pc, scaricando periodicamente gli aggiornamenti e installare un programma anti-virus che offra anche una protezione anti-spam.
Nel campo dei social network, emergono “Quattro regole d’oro” per evitare delle vere e proprie persecuzioni da spamming, tra queste:
– controllare le impostazioni privacy del proprio account eventualmente limitando la visibilità del profilo;
– utilizzare la funzione di blocco per i soggetti che inviano messaggi indesiderati;
– è consigliabile “non dare l’amicizia a soggetti sconosciuti”;
– evitare di rendere pubblici sulla propria pagina personale la propria mail o il numero di cellulare.
Nella sezione “Cosa non devi fare” proposta nel vademecum per fronteggiare i messaggi indesiderati viene indicato di “non rispondere allo spam” in quanto colui che manda lo spam può in tal modo stabilire che il tuo indirizzo mail è valido e attivo e potrebbe, nei casi più estremi, tentare di utilizzare il contatto creato per portare avanti tentativi di truffa.
Infine: il cittadino, in quanto persona fisica, può presentare segnalazioni, reclami e ricorsi al Garante per la protezione dei dati personali e potrà rivolgersi al giudice ordinario per un’eventuale risarcimento del danno. Nel caso in cui chi volesse presentare ricorso sia una persona giuridica, ci si potrà rivolgere direttamente al giudice ordinario per il risarcimento del danno.
Redazione
Consulta il sito: garanteprivacy.it/spam