Susanna Camusso: “Giù le tasse sul lavoro o sarà mobilitazione”

Susanna Camusso (Getty Images)

Un nuovo appello al Governo perché abbassi la tassazione sul lavoro, dopo quello del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è arrivato, al termine del direttivo della Cgil, da parte del segretario generale del più grande sindacato italiano, Susanna Camusso: “Il dibattito che c’è non convince, per usare un eufemismo. Il dibattito che c’è non convince, per usare un eufemismo. Sembra ci sia uno schema di galleggiamento, non ci si sta confrontando con il profilo del Paese e le esigenze dei cittadini. E non si aggredisce il nodo fondamentale, che è quello dell’ingiustizia nella distribuzione del reddito e della sovrabbondante tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni”.

La Camusso ha poi sostenuto che se non rivedranno temi come lavoro e pensioni, “non si potrà procedere che con la mobilitazione unitaria” con Cisl e Uil. Poi sulla legge di stabilità: “O cambia il passo o siamo destinati a declinare. Nessun meccanismo che ragiona su Imu e Iva raggiunge l’obiettivo della redistribuzione del reddito”. Riprendendo poi le parole del ministro Saccomanni sulla necessità di “dire la verità” sui conti pubblici, la leader Cgil ha aggiunto: “Mi pare un buon proposito ma insieme alla verità sui conti bisogna anche dire che i nostri conti peggiorano in ragione delle politiche fatte fino a oggi che non hanno portato al risanamento e peggiorato la situazione di una parte degli italiani e al miglioramento per altri”.

Ha concluso la Camusso: “Non si può passare dal ‘c’è il rosa al nero profondo’ senza capire nel mezzo cosa sia successo. O la legge di stabilità cambia passo o siamo destinati a declinare. Bisogna ripartire dal lavoro per cambiare la politica economica”.

Redazione online