
Nell’ambito della prima delle tre udienze del processo in Appello per l’omicidio di Melania Rea, in Corte d’Assise d’Appello all’Aquila, il procuratore generale Romolo Como ha chiesto la conferma dell’ergastolo per Salvatore Parolisi, con tutte le aggravanti.
Stando a quanto riportano i media, il procuratore generale si sarebbe in parte discostato dalle motivazioni del giudice Marina Tommolini che condannò, il 26 ottobre 2012, nell’aula del Tribunale di Teramo, il caporalmaggiore all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania.
“In relazione al movente, per esempio ci sembra più convincente la ricostruzione fatta dalle procura di Ascoli e Fermo ovvero che la molla dell’omicidio compiuto da Parolisi sia stato quell’imbuto emotivo in cui si trovava per la doppia vita che conduceva diviso tra la moglie e l’amante Ludovica”, afferma il magistrato che poi evidenzia che in merito alla presenza di Parolisi a Colle San Marco che oppone la ricostruzione della Tommolini a quella degli altri magistrati, cià non inficia la diversità di vedute la ricostruzione della vicenda.
La parte civile interverrà questo pomeriggio mentre per venerdì 27 settembre, i legali della difesa prenderanno la parola e infine al termine del loro intervento la Corte presieduta dal giudice Luigi Catello, deciderà se accettare o meno le richieste di Biscotti e Gentile di procedere con ulteriori accertamenti.
La difesa da parte sua ha annunciato che presenterà istanze preliminari e richieste di inserimento di nuove perizie, possibilità che è data anche alla Procura e alla parte civile, che però non vi farà ricorso.
Nel caso in cui le istanze della difesa dovessero essere respinte, la sentenza potrebbe arrivare con molte probabilità nell’udienza di lunedì 30 settembre.
Redazione