Siria: 13 gruppi ribelli sostenitori dell’islam prendono distanze da Coalizione nazionale

Un checkpoint di ribelli in Siria (Getty Images)

Il fronte dei ribelli in Siria a cui fa capo la Coalizione Nazionale Siriana si divide: infatti, stando a quanto riportano le agenzie, ben 13 gruppi ribelli siriani di ispirazione islamica hanno dichiarato di non riconoscersi nella Coalizione con sede all’estero, aggiungendo di volersi battere per l’instaurazione di uno Stato basato sulla legislazione islamica (Sharia).

E’ quanto emerge da un testo firmato dai vari gruppi in cui questi scrivono di non riconoscersi nelle opposizioni che “si sono formate all’estero”, ma solo in quelle che stanno condividendo i loro “sacrifici” in Siria.
Tra i gruppi figurano sia organizzazioni jihaiste come il Fronte al Nusra, legato ad Al Qaida, sia altre considerate più moderate, come la Brigata Al Tawhid, di Aleppo. Tuttavia, come riporta l’Agi, una delle principali formazioni jihadiste in Siria, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, braccio di al-Qaeda, non ha sottoscritto il comunicato.

Uno schieramento che in parte conferma quanto aveva annunciato la Russia che lanciando un monito ai paesi a favore di un intervento in Siria aveva evidenziato il pericolo di un’avanzata del fronte islamico al potere nel caso in cui cadesse il regime di linea moderata di Bashar Al Assad.
Da parte sua anche l’opposizione siriana ha lanciato un’allarme ieri per l’avanzata dei gruppi jihadisti tra le fila dei ribelli anti-Assad. Tanto che la Coalizione nazionale siriana ha definito i metodi dei qaedisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) “contrari alla rivoluzione”.

Redazione