Dopo l’annuncio dei ministri del Pdl di dimettersi dal loro incarico di governo, attraverso una nota congiunta firmata da Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello, c’è stata una dura reazione del Presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha sostenuto come certi chiarimenti si debbano dare in Parlamento, davanti ai cittadini.
Sottolinea Letta: “ll tentativo di Berlusconi di rovesciare la questione è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti. La decisione di ieri del Consiglio dei ministri è stata causata dalle dimissioni in bianco annunciate da deputati e senatori del Pdl che non avrebbero garantito che l’eventuale decreto legge potesse essere convertito in legge”.
La nota diffusa dai ministri dimissionari del Pdl, che seguiva un appello lanciato poco prima dall’ex premier Berlusconi, evidenziava: “Non riteniamo vi siano più le condizioni per restare nell’esecutivo. Rassegniamo le nostre dimissioni anche al fine di consentire, sin dai prossimi giorni, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità”. Tra i primi esponenti Pdl a commentare attraverso Twitter le dimissioni dei ministri, il senatore Augusto Minzolini: “Problema risolto: fuori da un governo che ha favorito la recessione e non è riuscito neppure a rispettare il 3%.Solo ricatti”. Di “situazione insostenibile per tasse e rispetto democrazia e Stato di diritto” ha invece parlato Daniele Capezzone.
Nel Partito Democratico, intanto, alza la voce il segretario Guglielmo Epifani, partecipando alla festa nazionale di Centro Democratico a Torre Del Greco: “Questa scelta ha delle conseguenze evidenti. Io non mi stupisco di questo perché in realtà mi ero già stupito di quello che portava a questo, cioè di questa irresponsabilità che nelle ultime settimane è venuta salendo nei confronti di un’azione di governo e di un governo di cui il centrodestra fa parte”.
Ha quindi concluso Epifani: “C’è una sola interpretazione a tutto questo: ancora una volta si antepone il destino di una singola persona agli interessi del Paese. A me sembra evidente che è quello che sta accadendo. Speravo che non si avesse un livello di irresponsabilità così alta, ma in realtà ci stiamo arrivando e quindi da questo punto di vista siamo di fronte a un passaggio molto delicato e difficile”.
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