
Il congresso della Spd che si è tenuto in una riunione a porte chiuse a Berlino ha deciso di avviare delle trattative con la Cdu-Csu per la formazione di un governo di grande coalizione guidato da Angela Merkel. Infatti come sottolinea il quotidiano La Repubblica, nonostante la netta vittoria, il Partito cristiano-democratico (Cdu/Csu) deve infatti stringere un’alleanza con l’Sdp o i Verdi per avere la maggioranza in Parlamento.
Stando a quanto rivelano i media, la decisione sarebbe stata approvata dalla maggioranza al termine di “una discussione molto tranquilla” come ha riferito il leader socialdemocratico Sigmar Gabriel.
Su 200 delegati ci sono stati solo nove voti contrari e tre astensioni.
Tuttavia la decisione su un eventuale accordo finale di governo con i conservatori sarà da confermare anche attraverso un voto referendario che sarà promosso fra i 470.000 iscritti del Spd entro la prima decade di novembre.
Un evento mai accaduto prima. Dopo il voto degli iscritti, si terrà il congresso regolare del partito, indetto per il 14 novembre a Lipsia.
Le trattative con il governo dovrebbero avere una durata di 8 settimane.
Tuttavia, come sollevano i quotidiani, se gli iscritti votassero “no” si potrebbe creare una spaccatura nel Spd. In questo scenario, laddove non si ponessero delle basi solide per formare una coalizione con la Spd, la cancelliera potrebbe rivolgersi anche al partito dei Verdi.
Redazione
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