Legge di stabilità: concluso il CdM, bloccati i tagli alla Sanità

Beatrice Lorenzin (Franco Origlia/Getty Images)

Il Partito Democratico e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin avrebbero vinto la loro battaglia contro i tagli alla sanità. Secondo quanto emerso a Consiglio dei Ministri ancora in corso, infatti, la sforbiciata da 2,6 miliardi prevista nelle bozze della legge di stabilità sarebbe saltata. A riferirlo, citando fonti interne al CdM, è l’agenzia Ansa.

Si tratta di una vittoria del ministro Lorenzin, che nel corso del CdM avrebbe sottolineato come quei tagli avrebbero compromesso in maniera determinante il funzionamento dei servizi sanitari in almeno 15 Regioni. Sono altri, dunque, i capitoli di spesa tagliati nel corso del CdM.

Si è poi svolta la consueta conferenza stampa, in cui il premier, Enrico Letta, ha spiegato: “Siamo in grado di presentare al parlamento la legge di stabilità in due tempi, il primo è quello di oggi, il secondo è quello del passaggio parlamentare”. Ha aggiunto il premier: “Faremo una legge di stabilità in cui i conti quadrano senza aumentare tasse e senza fare tagli al sociale e alla sanità come accadeva negli anni scorsi”.

Indicando poi quali sono i tagli effettuati per approvare in CdM la legge di stabilità, che prevede tra l’altro “la riduzione di tasse per le imprese di 5,6 miliardi con una curva crescente nell’arco del triennio” e “una significativa riduzione delle tasse per le famiglie, i lavoratori e le imprese”, il presidente del Consiglio ha spiegato: “Come potete notare, questi sono interventi in gran parte legati all’attività finanziaria. Ciò deriva dai benefici delle politiche dell’Unione Europea che questo governo ha fatto, mantenendo – nonostante qualcuno dicesse il contrario – gli impegni sul 3% nel rapporto tra deficit e Pil”.

Redazione online