Agente dell'Antimafia (ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images) Si chiama Sedriano ed è il primo comune della Lombardia il cui Consiglio Comunale è stato sciolto per infiltrazione mafiosa. Il discioglimento dell’assemblea amministrativa è avvenuto ieri ad opera del Consiglio dei Ministri riunitisi ieri al fine di varare la legge di Stabilità. Sarebbe la ‘ndrangheta l’organizzazione di criminalità organizzata coinvolta nelle vicende politiche della località in provincia di Milano, tanto che nello stesso provvedimento redatto dai ministri del governo si decreta lo scioglimento anche del comune di Cirò, in provincia di Crotone. Questo il testo che si legge nella nota diffusa dall’esecutivo: “Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata, il Consiglio ha deliberato, su proposta del ministro dell’Interno, lo scioglimento dei Consigli comunali di Sedriano (Milano) e di Cirò (Crotone)”.
Ora, perché il rinnovo dell’amministrazione sia completato e si provveda all’allontanamento dai palazzi comunali delle sospette figure infiltrate, si attende uno speciale decreto del Presidente della Repubblica, il quale si troverà a dover confermare quanto disposto su consiglio del ministro dell’Interno.
Il comune di Sedriano è da tempo al centro dell’attenzione dei magistrati della Procura milanese, tanto che il sindaco in quota Pdl, Alfredo Celeste, è iscritto nel registro degli indagati per quanto riguarda un’inchiesta sul voto di scambio. Assieme a lui sarebbero indagati gli imprenditori Eugenio Costantino e Silvio Marco Scalambra, accusati di aver venduto la loro influenza per l’elezione di Celeste e di avere rapporti con la ‘ndrangheta.
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