
Mentre la città di Roma sta affrontando i disagi provocati dallo sciopero generale indetto per oggi dalle sigle sindacali Usb, Cobas e Cub, è massima allerta per la manifestazione di domani, organizzata dai movimenti antagonisti come i centri sociali, No Tav, No Muos e Movimenti per il diritto all’abitare.
Per il weekend caldo che inizia con la giornata di oggi, le forze dell’ordine hanno messo in opera una vera e propria task force con la mobilitazione di oltre 4mila uomini delle forze dell’ordine, di cui 210 responsabili per l’ordine pubblico, che saranno dislocati non solo lungo i cortei ma anche nelle sedi considerate “obbiettivi sensibili” come ministeri e altre sedi istituzionali per i quali sono state avviate già da oggi le operazioni di bonifica.
PREOCCUPAZIONI
Sono molte le preoccupazioni per domani quando scenderanno in piazza i movimenti antagonisti in quanto gli organizzatori annunciano una protesta di stampa “sollevazione popolare”.
Infatti, secondo quanto dichiara il Prefetto di Roma, il corteo di domani potrebbe essere “a rischio di violenti infiltrati”.
In vista della protesta si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Angelino Alfano, e al quale hanno partecipato il viceministro, Filippo Bubbico, il sottosegretario di Stato, Marco Minniti, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, i vertici nazionali delle forze di polizia e dei servizi di Intelligence, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro e il questore, Fulvio Della Rocca.
Confcommercio ha annunciato che nella giornata di sabato molti negozi abbasseranno le serrande nelle aree che saranno attraversate dalla manifestazione.
Secondo le indiscrezioni, circolano voci sulla possibilità che i manifestanti possono seguire percorsi alternativi ai cortei autorizzati dalle forze dell’ordine.
CORTEO
Il corteo del 19 si riallaccia alla manifestazione di oggi: infatti, il corteo partirà alle 14 da Piazza San Giovanni (dove sono allestiti i gazebo e i palchi dello sciopero di oggi) e sarà poi diretto a Porta Pia, dove sarà allestito un secondo accampamento, che secondo gli organizzatori, “sarà ad oltranza”.
Gli antagonisti, come riporta l’Ansa, con molte probabilità, sfileranno davanti a punti sensibili come il ministero dell’Economia, quello delle Infrastrutture e la Cassa depositi e prestiti.
Il percorso, autorizzato dalla Questura, è il seguente: piazza di Porta San Giovanni, piazza San Giovanni in Laterano, via Merulana, piazza Santa Maria Maggiore, via Liberiana, via Cavour, via Giovanni Amendola, largo di Villa Peretti, via delle Terme di Diocleziano, piazza della Repubblica, via Giuseppe Romita, via Cernaia, via Pastrengo, via XX Settembre, via Goito, fino a piazza Indipendenza, via San Martino della Battaglia, viale Castro Pretorio, piazza della Croce Rossa, viale del Policlinico, piazzale di Porta Pia.
Una manifestazione infine, sempre sabato, è annunciata dalle 17 alle 20 da piazza Bocca della Verità sino a Campo de’ Fiori. Il corteo, indetto dall’associazione ‘Libera’, sfilerà per via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello, via d’Ara coeli, piazza del Gesù, Corso Vittorio Emanuele II e via dei Baulari.
Il Movimento No Tav spiega in un comunicato le ragioni della protesta: “La manifestazione di Roma è organizzata da varie realtà politiche e sociali che si muovono per il diritto all’abitare principalmente, cioè per difendere e richiedere casa e diritti per tutti. Sono quelle realtà che nella crisi difendono gli sfratti delle famiglie, occupano alloggi risolvendo realmente le emergenze abitative nelle metropoli. Lo slogan della manifestazione: una sola grande opera: casa e reddito per tutti ben spiega l’idea della manifestazione e perchè le ragioni del movimento notav s’intrecciano con quelle del diritto all’abitare. Una delegazione del movimento parteciperà, un’assemblea di presentazione si è tenuta quest’estate al campeggio di Venaus, ma non sarà una manifestazione notav”.
Ad alimentare il clima di tensione, la propaganda messa in atto dagli organizzatori della protesta che hanno già tappezzato la capitale con volantini, manifesti e slogan dai toni “guerrieri”: “La guerra è iniziata”, “Alzati e combatti”, “Assediamo il potere”, “Ribelliamoci”.
Ma non solo: anche sul web si sono moltiplicati gli appelli alla partecipazione all’assedio dei palazzi del potere. Mentre il movimento Cyber Resistance ha pubblicato un manuale per gestire al meglio l’apparato digitale, telefonico e fotografico: “Manifestazione dopo manifestazione c’era un telefono in più, una macchina fotografica o una videocamera che andavano ad aggiungersi allo sciame di obiettivi che vegliavano sul corteo, documentandone le azioni o registrando su nastro gli abusi commessi dalle forze di polizia”, scrive il gruppo. (Consulta: manuale di autodifesa digitale)
Attesi manifestanti da ogni parte d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania.
Redazione
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