Dimezzato assegno mantenimento alla Lario: Berlusconi verserà 1,4 milioni al mese

Veronica Lario e Silvio Berlusconi

Per i comuni cittadini resta una cifra inconcepibile ma per l’ex moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario il ridimensionamento del suo assegno di mantenimento, praticamente dimezzato, passando da 3 milioni a 1,4 milioni di euro al mese potrebbe essere un duro colpo.

E’ quanto ha sancito il Tribunale di Monza al quale l’ex premier aveva deciso di rivolgersi nel mese di luglio scorso avviando una causa di divorzio nei confronti della moglie.

Secondo quanto riporta il corriere.it, sulla separazione sono in corso due cause: l’una di “separazione consensuale” e l’altra di divorzio.
La prima causa fu avviata dopo 22 anni di matrimonio da Veronica Lario, nel 2009, al Tribunale di Milano, pochi giorni dopo la tanto discussa partecipazione di Berlusconi al compleanno di Noemi Letizia.

Nella causa di separazione, i giudici della nona sezione civile avevano stabilito a fine dicembre 2012 che per consentire alla Lario lo stesso tenore di vita dovessero essere versati 100.000 euro al giorno, tre milioni mensili.
All’ex premier sarebbe rimasta la villa Belvedere di Macherio, mentre Veronica si è aggiudicata la residenza dell’Hotel de La Ville di Monza, una tenuta con vista su Villa Reale. 120.000 metri quadrati di casa con 70 stanze e un parco di dimensioni notevoli il cui valore si aggira intorno ai 78 milioni di euro Per il mantenimento della residenza di Monza, stando a quanto rivelano, si calcola che la Lario dovrà spendere almeno 1,8 milioni all’anno.

La seconda causa, quella di divorzio, è stata intentata quest’anno da Berlusconi: l’ordinanza emessa dal tribunale civile di Monza, presieduto da Anna Maria Di Oreste ha valutato a 1,4 milioni di euro al mese, pari a 16,8 milioni l’anno ovvero 46 mila al giorno, la somma da versare alla Lario al termine di una trattativa tra Silvio Berlusconi, assistito dagli avvocati Ippolita Ghedini e Cristina Rossello, e Veronica Lario, patrocinata dall’avvocato Cristina Morelli.

Redazione