Programma nucleare, Netanyahu: timori su scopi reali dell’Iran

Colloquio tra premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato Usa John Kerry a Roma (Getty images)

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha incontrato il Segretario di Stato americano John Kerry, a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore Usa a Roma, e ha successivamente illustrato ai giornalisti le proprie posizioni riguardo ad un accordo sul nucleare con l’Iran: “E’ meglio non raggiungere un accordo piuttosto che fare un cattivo accordo”, ha puntualizzato Netanyahu che ha poi incontrato il premier Enrico Letta a Palazzo Chigi.

Come riporta il corriere.it, Netanyahu ha discusso con Letta della situazione nel Medio Oriente e di temi geopolitici ma ha anche parlato del suo colloquio con Kerry e dell’apertura ad Occidente dell’Iran.
Israele teme in parte le mosse diplomatiche di Teheran e considera doppiogiochista il comportamento del nuovo presidente iraniano, Hassan Rohani: “L’Iran -ha aggiunto Netanyahu- sostiene di voler sviluppare un programma nucleare pacifico ma questo non è vero; Teheran vi fa ricorso per arrivare alla bomba atomica e se ci riuscisse sarebbe tragico“.

Dal canto suo, Kerry ha rassicurato il premier israeliano, sottolineando che “le parole non possono sostituire le azioni”.
Cautela dunque da parte dei paesi del Consiglio di Sicurezza ma anche volontà di dialogo con lo scopo di giungere ad una accordo sul programma nucleare iraniano.
In tal senso, il segretario di Stato Usa ha evidenziato che non si è ancora giunti al punto di cancellare le sanzioni che gravano su Teheran.
Tale elemento sarà da valutare solo a partire dal momento in cui l’Iran garantisce che il proprio programma nucleare avrà uno “scopo pacifico”.

Rassicurazioni espresse anche da Letta ricordando che il processo di pace in Medio Oriente è tra le questioni più importanti: “Noi siamo molto contenti che Roma sia stata scelta per l’incontro tra il segretario di Stato Usa, John Kerry e Netanyahu. Roma è la città della pace e spero che i colloqui a Roma possano essere positivi”, ha detto Letta che ha poi confermato l’impegno dell’Italia sulla questione siriana con un contributo di 50 milioni di dollari al programma di aiuti ai profughi provenienti dalla Siria.
“Condividiamo con Israele lo stesso obiettivo per arrivare alla stabilizzazione dell’area con la conferenza di pace Ginevra 2 e avviare un processo di pace senza la guerra e questi disastri”, ha poi concluso Letta..

Redazione

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