
Nel corso della riunione nazionale dell'Anci che si sta svolgendo a Firenze è intervenuto oggi il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Massimo Bray. Il politico con delega alla cultura all'interno dell'esecutivo Letta ha discusso delle opportunità che l'Italia ha di rilanciare il settore e lo ha fatto interloquendo con i sindaci italiani, tra i quali era presente il primo cittadino di Torino, Piero Fassino.
“In questi anni la cultura in Italia è stata vittima di un duplice attacco: tagli indiscriminati e delegittimazione politica per cui è stato sostenuto anche autorevolmente che con la cultura non si mangia”, ha affermato Bray. Il ministro, impegnato in una riforma del sistema culturale che intende affiancare la tutela dei beni storico-artistici presenti sul territorio nazionale a una politica turistica di rilancio, ha poi continuato dicendo: “Noi ci stiamo impegnando per mostrare che la cultura è innanzitutto una risorsa su cui l'Italia può contare”. Il riferimento è al decreto Cultura, varato dal Consiglio dei Ministri ed approvato in sede parlamentare, con cui il governo tenta di risollevare uno dei comparti più importanti – ma anche più bistrattati – del settore pubblico nostrano. Bray ha voluto menzionare anche l'Expo 2015 tanto propagandata da Enrico Letta e, secondo l'opinione del ministro, evento fondamentale che l'Italia ha la necessità di sfruttare al meglio per implementare il mercato turistico e legato alla cultura.
Il sindaco torinese Fassino ha fatto eco a Bray dicendo:”La cultura non è un lusso superfluo anzi, la cultura è un elemento costitutivo di una politica di sviluppo”.
Redazione online