
Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini e il governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, sono arrivati oggi a Bruxelles per prendere parte ai lavori del Consiglio Europeo che tra la giornata odierna e domani dovrebbe dedicarsi a discussioni sul tema dell'immigrazione e potrebbe recepire l'invito lanciato dal Parlamento di Strasburgo nel quale si chiedevano provvedimenti e azioni unitarie.
L'Italia, in particolare, spera che l'Unione Europea arrivi ad elaborare una strategia che possa tenere conto della particolare esposizione della penisola ai flussi migratori e che, pertanto, possa riequilibrare i fondi stanziati per sostenere l'attività di recupero e di accoglienza praticata a livello amministrativo e a livello statale. Proprio questo è il senso della visita di Nicolini e Crocetta, i quali hanno effettuato una conferenza stampa congiunta assieme a Martin Schulz, il Presidente del Parlamento Europeo, al fine di ribadire la necessità di ricevere aiuti e, proprio nel giorno del Consiglio, hanno chiesto di modificare la normativa vigente.
In particolare Giusi Nicolini ha voluto elaborare la richiesta di rivedere la legge che regolamenta l'accoglienza dei rifugiati in Europa – quella, per intenderci, stabilita dalla Convenzione di Dublino – e di pensare a una nuova e più inclusiva “politica di asilo”. “Mi aspetto che cambi la politica di asilo, non può più essere consentito che venga chiesto a nuoto, è vergognoso di fronte al mondo”, ha affermato la prima cittadina dell'isola sicula che nelle ultime settimane ha visto morire sulle sue coste centinaia di migranti. Non sono mancate, da parte di Nicolini, alcune critiche all'operazione militare di soccorso denominata Mare Nostrum ed adottata dal Ministero della Difesa italiano, nonché alla Frontex incrementata dall'UE: “Mare Nostrum e Frontex non sono la risposta, i naufragi vengono limitati, ma non si fermano così”. Dura e schietta l'amministratrice quando ha detto: “L'Italia deve avere una strategia e non spendere le risorse che l'Europa concede secondo una logica emergenziale e che scarica su Lampedusa tutte le assurdità e le incongruenze di un sistema normativo che fa acqua da tutte le parti”.
Dello stesso avviso di Nicolini, il presidente della Regione Sicilia, il quale ha detto: “Siamo preoccupati della sottovalutazione del problema. Al vertice di stasera si farà l'ennesima retorica su Frontex. Ma Frontex è stato un fallimento basato sulla politica dei respingimenti. Bisogna cambiare filosofia e dare agli immigrati la possibilità di chiedere visti nei loro Paesi”.
Intanto in sede di Consiglio Europeo sta per prendere forma definitiva la bozza per una risoluzione con cui si prendono in considerazione le richieste fatte dall'Italia per l'adozione di provvedimenti in materia di immigrazione regolati dal principio di solidarietà e da quello di responsabilità.
Redazione online