Diffamazione ai danni della Fiat, assolto Corrado Formigli

Corrado Formigli (Screenshot LA7)

“La Corte d’appello di Torino ha assolto pienamente me e la Rai dall’accusa di aver diffamato la Fiat per il servizio su Alfa Mito”, così su Twitter il conduttore di ‘Piazza Pulita’ ha annunciato la sentenza di secondo grado che lo vede assolto per un servizio realizzato quando lavorava ancora in Rai, come collaboratore di Michele Santoro, nella trasmissione ‘Anno Zero’.

La vicenda si riferisce a una puntata del 2010, nel corso della quale il giornalista aveva messo a confronto l’Alfa Mito con auto di altre marche. In primo grado, Formigli era stato condannato, insieme alla Rai, dal giudice Maura Sabbione, a risarcire Fiat con 7 milioni di euro, 5 destinati al marchio automobilistico e 2 per la pubblicazione della sentenza.

Secondo quando si legge nella sentenza, “Formigli non ha affatto violato la verità della notizia sotto il profilo della non verità del fatto oggetto della notizia (l’essere l’Alfa Mito tecnicamente perdente rispetto a1la Mini ed alla Citroen), e sotto il profilo della non verità della notizia in sé (l’avere la rivista Quattroruote presentato la vettura Alfa Mito come perdente rispetto ad altre due vetture della concorrenza, Mini e Citroen)”.

Per i giudici, il modello del Lingotto è “tecnicamente perdente rispetto a quella concorrenza sul piano meramente prestazionale in pista, ed è vero che, verificando tale aspetto, alle stesse conclusioni era giunta anche la rivista Quattroruote: nessuna realtà è stata rappresentata in modo deformato, perché non erano stati nascosti i criteri di giudizio che costituivano il parametro di valutazione delle vetture”.

Soddisfatto, ai microfoni del Corriere.it, Corrado Formigli: “Si tratta di una sentenza importante, che riconosce la validità di uno dei principi cardine della nostra professione, quello del diritto di critica. Dunque io posso affermare che un’auto è più veloce di un’altra senza per questo dover dire anche che il bagagliaio dell’una è più grande rispetto a quello dell’altra”.

Gli fa eco il suo legale, Natalia Ferro: “Formigli non ha leso il principio della verità della notizia nel senso che ha correttamente confrontato le auto solo sotto il profilo della loro velocità su pista. Il concetto è che non era tenuto a fornire ulteriori elementi”.

Redazione online