Germania: pedaggio autostradale per stranieri. Ue: “Compatibile con normative”

Autostrade tedesche (Getty images)

L’Unione europea approverebbe la proposta della Germania di far pagare il pedaggio agli autisti stranieri che percorrono le autostrade tedesche.
E’ quanto emerge dalle rivelazioni del quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung che titola un articolo “Bruxelles appoggia i piani di pedaggio di Seehofer”.
Secondo il quotidiano, il Commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, considera compatibile la proposta tedesca con le normative europee.
L’introduzione del pedaggio per gli stranieri sulle autostrade tedesche è stata sollecitata in sede delle trattative per la formazione della Grosse Koalition dal governatore e presidente della Csu bavarese, Horst Seehofer nonché ideatore della proposta.

In un articolo di Pierluigi Mennitti pubblicato da Lettera 43 è stato evidenziato che durante la campagna elettorale quasi tutti i partiti avevano promesso nuovi finanziamenti per l’ammodernamento delle infrastrutture di trasporto e per il quale era necessario un impegno da 11 miliardi di euro. I partiti avevano anche ipotizzato vari accorgimenti per reperire i fondi: tra i quali il Spd voleva introdurre un contrassegno per tutti mentre la Csu aveva sollecitato un contrassegno solo per gli automobilisti stranieri che acquisterebbero un bollo di circolazione ai confini.
Un bollo di transito già applicato per le autostrade del centro Europa, dalla Svizzera all’Austria, dalla Repubblica Ceca alla Slovacchia.

Con quest’ultima rivelazione da parte del Commissario europeo ai Trasporti viene dunque smentita la posizione espressa dall’Ue nel mese di agosto e riportata dal Sole24ore: “La non discriminazione sulla base della nazionalità è un principio fondamentale della legge Ue. Lo è fin da quando l’Unione europea è stata fondata nel 1957. Questo significa che non si può discriminare in termini di pedaggi stradali o altro”, aveva dichiarato Helen Kearns, portavoce del commissario ai Trasporti Siim Kallas, nel rispondere ad una domanda sulla richiesta del governatore bavarese Seehofer.

Una “compatibilità” che va in senso contrario a quanto aveva sancito l’Ue il 14 maggio 2012 quando la Commissione aveva pubblicato alcuni orientamenti in base al diritto Ue e nei quali era stato scritto che “i sistemi di tariffazione stradale non devono discriminare i conducenti stranieri”.

Redazione