
Come ere prevedibile, dato il grave stato di recessione in cui versa l’Italia e nonostante i ripetuti annunci di un’imminente fine della crisi economica che però non arriva mai, la disoccupazione è letteralmente esplosa nel nostro Paese e la situazione non è certo destinata a migliorare nei prossimi mesi. Se già il tasso di disoccupazione era cresciuto ad agosto, periodo di ferie e lavori stagionali, ci certo non poteva migliorare in autunno. Oggi l’Istat consegna le cifre ufficiali sulla disoccupazione nel mese di settembre 2013 che confermano questo andamento negativo e drammatico. Il tasso dei senza lavoro è arrivato al 12,5%, in aumento dello 0,1% rispetto ad agosto e dell’1,6% su base annua. Sono ancora dati provvisori, ma che segnano un nuovo triste record: la disoccupazione in Italia è ai livelli più alti registrati dall’inizio delle serie mensili, dal gennaio 2004, e da quello delle trimestrali, dal primo trimestre del 1977.
A settembre, il numero dei disoccupati sale a 3 milioni 194 mila. Con un aumento dello 0,9% su base mensile (rispetto allo scorso agosto), con 29 mila disoccupati in più, e un aumento del 14% su base annua, corrispondente a 391 mila disoccupati in più.
In questa situazione ad avere la peggio sono i giovani: la disoccupazione tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni arriva al 40,4%, in aumento dello 0,2% su agosto e del 4,4% su base annua. Il tasso di occupazione dei giovani (15-24 anni) è al minimo storico, al 16,1%, scendendo dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua. Sono occupati meno di due giovani su dieci.
Redazione