
E’ stato per anni uno dei primi cittadini più contestati d’Italia, stamattina Oscar Lancini, sindaco di Adro, comune di 7mila abitanti in provincia di Brescia, è stato messo agli arresti domiciliari con accuse gravissime, soprattutto in virtù del ruolo che ricopre. Lancini infatti è accusato di turbativa d’asta e falso in atto pubblico, per aver favorito alcune aziende negli appalti per alcuni lavori da svolgere in occasione di feste di paese.
Insieme a Lancini, sono state poste ai domiciliari altre cinque persone, due imprenditori e tre amministratori comunali: per tutte le accuse riguardano la turbata libertà degli incanti e la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. In questo momento, i carabinieri stanno effettuando delle perquisizioni nel palazzo comunale, in cerca di materiale utile all’inchiesta.
Il sindaco di Adro è salito alla ribalta nazionale per alcune invettive contro gli immigrati, che lo portarono a istituire una ricompensa a quei vigili urbani che riuscivano a individuare clandestini nel comune e addirittura a prendere delle decisioni sulla mensa scolastica che destarono molto scalpore, ma soprattutto per aver tappezzato il polo scolastico, dedicato alla memoria del teorico della Lega Gianfranco Miglio, di simbologia padana, come il Sole delle Alpi.
Per quest’ultima vicenda, poche settimane fa, era stato condannato dalla Corte dei Conti, insieme ai sei membri della propria giunta, a pagare oltre 10mila euro di multa per il “danno patrimoniale da ascrivere ai convenuti in ragione del differente apporto causale di ciascuno di essi”.
Redazione online