
Nel giorno in cui sindacati e studenti sono scesi nelle piazze italiane contro la Legge di Stabilità, la Commissione Europea ha emesso il suo giudizio sulla manovra finanziaria varata dal governo di Enrico Letta. Questo il commento elaborato dall’organo istituzionale comunitario in merito alla Legge: “C’è un rischio che la bozza del piano di bilancio per il 2014 non rispetti le regole del patto di stabilità e crescita. In particolare, l’obiettivo di riduzione del debito nel 2014 non è rispettato”. Oltre a questo giudizio, di certo non roseo e positivo sulla manovra, la Commissione ha fatto presente che l’Italia non potrà usufruire, come richiesto, della clausola sugli investimenti prevista nel Patto di Stabilità per quei paesi che, oltre a voler regolare il proprio bilancio necessitano di investimenti. Le ragioni per cui il nostro paese non potrà appoggiarsi a quei finanziamenti è, ancora, il livello di debito pubblico che, secondo l’UE, non discende a un ritmo sufficiente.
“Oggi vediamo il termine di molte settimane di lavoro di analisi da parte della Commissione Europea che ha esaminato la bozza delle varie leggi di stabilità. A breve la palla tornerà ai paesi esaminati”, questo il commento di Olli Rehn, il quale ha parlato in questi termini di sviluppo economico in UE: “Moderata ripresa sulla base delle statistiche Eurostat sul programma annuale. E’ in corso una ripresa strutturale che continuerà con un’accelerazione nei prossimi due anni. Le economie di Spagna e Portogallo si sono spostate in zona positiva per quanto riguarda la crescita”.
La bocciatura della Commissione Europea non è una buona notizia per il governo Letta. Proprio nelle ultime ore, il premier italiano aveva sollecitato l’intervento comunitario per assicurare al paese investimenti che facilitino la ripresa.
Redazione online