
Sono tornati a protestare sotto la sede capitolina del Ministero dell’Economia i malati di Sla che chiedono fondi per l’assistenza domiciliare e medica da parte dello Stato. Gli attivisti del movimento 16 Novembre hanno organizzato un presidio tramite il quale intendono farsi portavoce di tutte le persone che si trovano in una situazione di estrema difficoltà a causa della loro condizione di affetti da malattie neurodegenerative e della carenza di aiuto elargito da parte delle istituzioni.
I presenti sono in totale circa 150 e tra questi vi sono alcuni malati gravi. Malati gravi come era Raffaele Pennacchio, vittima della Sla che ha perso la vita dopo aver partecipato, il 24 ottobre scorso, a una mobilitazione simile a quella di oggi. Al presidio partecipa anche la moglie di Pennacchio, Michela, la quale ha deciso di cogliere il testimone lasciatogli dal marito, storico attivista del Movimento 16 Novembre.
Redazione online