Fukushima: rimozione combustibile nucleare “esaurito” del reattore 4

Lavori di rimozione barre di combustibile atomico nel reattore 4, Centrale Nucleare Fukushima (Getty images)

La Tepco, società che gestisce la centrale nucleare di Fuksuhima danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che si è verificato in Giappone nel mese di marzo 2011, ha annunciato che sono cominciate le operazioni per recuperare il combustibile nucleare esaurito del reattore numero quattro della centrale nucleare.

Secondo quanto riporta Tmnews, le operazioni si rivelano essere molto delicate in quanto il combustibile esaurito ha una maggiore radioattività rispetto al combustibile di primo utilizzo, rimosso in parte in delle operazioni che si sono svolte lo scorso 22 novembre.

A Fukushima intanto è arrivato un team di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per monitorare le attività di smantellamento della centrale.

Tuttavia, come ricorda il Fattoquotidiano.it, in un lungo articolo pubblicato lo scorso 22 novembre, la situazione nella centrale nucleare è lontana dall’essere risolta. Infatti, proseguono le fuoriuscite radioattive e, scrive Pio d’Emilia, nessuno sa dove siano finiti i noccioli di tre reattori e a Fukushima Daiichi, ci sono circa undicimila barre di combustibile “spento”, un mix pericoloso di uranio e plutonio, che devono essere rimosse.
D’Emilia ricorda una petizione online che è già arrivata sul tavolo del Segretario dell’Onu Ban Ki Moon ma da parte dell’Onu non è giunta ancora nessuna posizione riguardo al Giappone.
Nell’articolo pubblicato da Fattoquotidiano, D’Emilia evidenzia che ci sono tre problemi ancora non risolti: tra cui dove siano finiti i “noccioli” dei tre reattori, le continue fuoriuscite di acqua contaminata e le undicimila barre di combustibile “spento”, estremamente pericolose. Infatti, se le barre fossero “maltrattate”si potrebbe provocare una nuova emergenza nucleare.

Redazione

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