
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha parlato ai giornalisti da Vilnius, dove si trova in qualità di rappresentante italiano al vertice planetario orientale tra Unione Europea ed alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica.
Nella prima parte della conferenza stampa, il premier ha commentato gli eventi del summit che vedono l’UE dialogare con Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Georgia, Ucraina e Moldova e, in particolare ha riferito la sua opinione in merito alla mancata sottoscrizione del patto per il libero scambio commerciale da parte del governo di Kiev. Per Letta si rischia con l’Ucraina un “errore storico” e sarebbe chiaro che questa vicenda con il paese orientale “è figlia di una serie di sospetti e paure che sono assolutamente da superare”.
Terminata la relazione sulle questioni diplomatiche internazionali, il premier ha risposto alle domande dei cronisti presenti sulle vicissitudini politiche dell’Italia. Letta ha ribadito che, secondo le sue previsioni, il paese potrà uscire dalla crisi nel 2014; per veicolare il concetto il premier ha usato una metafora calcistica, sostenendo che il governo e il paese hanno finora giocato in difesa per evitare una debacle e sono riusciti a resistere all’assedio, ma dal 2014 il gioco sarà in attacco e dovrà portare a vincere la partita.
Non sono mancate poi dichiarazioni sul passaggio all’opposizione di Forza Italia e sulla necessità di verificare la tenuta della maggioranza necessaria all’esecutivo. Il voto di fiducia in Parlamento si effettuerà a dicembre, subito dopo che le primarie del Pd avranno decretato il nuovo leader del centrosinistra.
Ottimista e apparentemente sereno da Vilnius Letta ha dichiarato di voler ricorrere alla collaborazione per tenere in piedi un governo che ha il compito di approvare alcune modifiche legislative in prospettiva della tanto decantata crescita. “Tenere un dialogo aperto non soltanto con Forza Italia, ma anche con altre forze politiche disposte a condividere queste riforme che sono ineludibili per il nostro paese”, questa la volontà del premier.
Redazione online